Mi ritrovai seduta in macchina così come ogni anno diretta insieme alla mia famiglia in un campeggio molto isolato, situato vicino la montagna. Quando ero più piccola amavo venire qui, ma, crescendo preferivo fare altro. Arrivati, sistemammo le tende io presi un libro e m'incamminai alla ricerca di un posticino tranquillo dove poter stare in pace. Trovai una pietra posta quasi sull'orlo di un precipizio, mi sedetti e iniziai a leggere, quando, improvvisamente un rumore catturò la mia attenzione. Ritrovandomi sola in quelle circostanze presa anche dal panico, non sapevo se fuggire o capirne la provenienza, la curiosità prevalse. Cominciai lentamente e con prudenza a dirigermi verso la provenienza del rumore, mi nascosi dietro un cespuglio cercando di capire cosa fosse. Vidi in lontananza che si trattava di un ragazzo, si trovava per terra, ferito, aveva perso conoscenza. Avevo notato il portachiavi con il numero del suo posto per la tenda così piano piano, quando si risveglio appena lo portai fino a lì che si trovava a pochi passi da dove mi ritrovavo. Lo porto dentro la tenda, corsi subito a cercare una cassetta di pronto soccorso, cercai senza alcun minimo di esperienza nel settore di coprire la ferita che si era procurato al braccio, glielo fasciai. Rimasi per un po' lì con lui fino a quando non si fosse svegliato del tutto