«Ho accettato Stiles Stilinski come una benedizione, è entrato nella mia vita come un uragano, un pazzo, l' ho visto crollare e rialzarsi, l' ho ammirato mentre lottava contro i suoi demoni e ne usciva vincitore. Stiles Stilinski, per tutti un ragazzino debole, iperattivo e logorroico, per me geniale, intelligente e forte. Era umano, e con questo? Parlava un po' troppo, e allora? Non stava mai fermo, e quindi? Non era perfetto, ma certamente io non lo ero. Perché Stiles Stilinski, forse per pazzia o forse per determinazione, correva incontro ai mostri e per quanto lo ferissero, per quanto cadesse, si rialzava sempre, e ogni volta era pronto a combattere. Dio se l' ho amato. Come non potevo? »