Vivere e sopravvivere. C'è una bella differenza fra queste due parole, eppure sembrano così simili, forse è proprio questa la cosa più affascinante. Due cose, all'apparenza quasi identiche, se analizzate nel profondo hanno differenze abissali. Era questa la differenza fra me e i miei coetanei. Loro vivevano, io sopravvivevo. Vivo, anzi sopravvivo, su una sedia a rotelle, ma questo non è nemmeno il problema più grave, dopo anni ci ho fatto l''abitudine. Il vero problema sono gli altri, mi guardano e mi trattano come se fossi un mostro, come se avessi qualche malattia contagiosa e temessero di venire contagiati. Mi evitano e mi insultano rendendo la mia vita un inferno. I miei genitori hanno cambiato vari paesi, scuole, tutto per permettermi di avere una vita il più normale possibile. Non è servito. Ogni volta le cose non cambiavano. Ho iniziato a pensare che questo fosse un problema delle persone che vivono, loro si fermano alle apparenze, non gli importa cosa sei o non sei. Hai qualche difetto fisico? Sei escluso. Sei brutto? Sei escluso. Sei debole? Sei escluso. Sei triste? Sei escluso. Sei sfigato? Sei escluso. Sei uguale a tutti gli altri con un fisico scheletrico e ripeti ritmicamente sempre le stesse parole per essere definito figo? Hey, mi stai simpatico, usciamo insieme dai. ---