• Ispirata a Thank you for the venom (My Chemical Romance) e King for a day (Pierce The Veil ft. Kellin Quinn) •
«Love is the red, the rose on your coffin door»
«Black is the kiss, the touch of the serpent son»
Quella ragazza dai capelli scuri come la notte aveva amato tanto. Aveva amato un'anima senza badare al corpo, e per questo è stata punita.
Forse esiste un dolore più grande di quello che si prova quando si perde chi ami, altrimenti come si fa a spiegare ciò che provava lei quando l'amore le era stato portato via? Aveva visto la vita della sua ragazza scivolare lontano, scorrere tra le dita e andare incontro alla Morte. Ciò per cui era vissuta non c'era più, ma erano rimasti gli sguardi di rimprovero, le parole cattive e le persone disgustate con cui fare i conti. Se la gente non capisce allora è sbagliato e va condannato. E la gente non capisce come possono amarsi due ragazze, la gente non comprende l'amore.
[Dal testo]
Occhi maligni anche in quell'occasione, occhi tristi, occhi semplicemente stanchi.
Li sentiva su di sé, ma non voleva ricambiare il loro sguardo, li percepiva e li rifiutava, puntando i suoi - di occhi - sull'unico punto in tutta la chiesa che sembrava rilucere, l'unico luogo nell'immensa navata che non fosse impregnato d'oscurità fino nell'anima. Un unico istante, sospeso nel tempo, del colore del fuoco e del sangue. Fissò gli occhi in quel punto e le uniche cose a cui riuscisse a pensare erano le tonalità di rosso.
Rosso cremisi, rosso granata, rosso amaranto. Borgogna, carminio, sangria. Veneziano, cardinale, scarlatto.
Il rosso delle rose poggiate sopra la bara riempiva completamente la sua visuale e anche quando si ritrovò davanti quel viso che non avrebbe più visto, i suoi pensieri correvano ancora al rosso.
26.01.2017: #273 in narrativa generale
#WritHer
06.09.2018: #246 in #addio
[Mature contents]
La storia contiene la descrizione di un funerale, sconsiglio la lettura se siete molto sensibili.
[Gen
(sequel di "Love On The Run")
Grace era andata avanti.
Lando aveva superato la cosa e aveva Luisa a dargli il bacio della fortuna prima di ogni gara.
Gli ex innamorati non si odiavano, solo faticavano a guardarsi.
Nel paddock, la gente percepiva la tensione per aria quando i due respiravano lo stesso ossigeno.
Grace era felice, aveva nuovi tatuaggi, un piercing alla lingua, nuovi buchi alle orecchie, un nuovo taglio di capelli e un bellissimo stile nel vestire.
Aveva Thyago ora al suo fianco, il fidanzato perfetto, il principe azzurro, quello che tutte le ragazze desiderano da quando nascono.
G era felice, era andata avanti.
O almeno, così credeva.
Pensava di essere andata avanti fino a quando sentì il suo nome per intero.
Lando Norris.
Ne era passata di acqua sotto i ponti dall'ultima volta che si erano guardati negli occhi e senza saperlo avevano costruito una diga per chiudere i rapporti.
Adesso l'acqua non passava più mentre il tempo correva veloce come un'auto di formula uno.