Ho voluto scrivere una storia su un ragazzo come te, come me. Un ragazzo che perde l'autobus perché si è svegliato tardi, un ragazzo con pochi amici, ma veri, che si innamora per rimanere deluso, che vuole cambiare ma non ha il coraggio di farlo, che ha paura di essere giudicato.
Sto scrivendo questa storia perché tu possa rispecchiarti nei protagonisti, perché possa notare atteggiamenti tipici dei tuoi amici.
Leggerai di una ragazza, Cigarette; una ragazza come te che guardandosi allo specchio perde ogni pezzo di sorriso che le era rimasto.
Perché la vita non solo le ha tolto le gambe, ma anche la spensieratezza, la gioia di vivere.
Insomma, non aspettatevi un cavaliere che salva una ragazza in pericolo.
Non aspettatevi 'lei con il mare dentro, lui con l'anima perduta' e nemmeno 'ti odio ma ti amo' o cose simili.
Perché, siamo onesti, nella realtà queste cose non esistono.
~Eureka è momentaneamente sospesa, si stima possa rimanere tale per circa un annetto.
Ma, se la trama ti incuriosisce, se la copertina è accattivante, puoi inserirla nella tua biblioteca perché:
A)tanto io non ci guadagno niente
B)tu non ci perdi niente, hai così tante storie in biblioteca
C)non sarò di certo io a romperti le scatole con aggiornamenti inutili, ti arriveranno notizie riguardanti Eureka solo quando sarà già finita, completa, a tua disposizione.
D)fallo, non costa niente.
Ah, altra cosa: passa a leggere il capitolo dove decido di sospendere la storia, così, per vedere se ne vale la pena.
*ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale*, o almeno, così dicevano
Copertina realizzata da @JennyKravenn
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."