Story cover for Save me by SimonaLaurah
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Ongoing, First published Sep 10, 2016
Jessabelle è una normalissima 16enne che vive una vita normale da molti definita anche noiosa. Passa le giornate a leggere ed ascoltare musica, a diferenza delle altre ragazze della sua età odia le discoteche e i posti troppo rumorosi. Come un controsenso però odia anche quando il silenzio è troppo, si sente di doverlo colmare con la sua vitalità ed espansività. A prima vista questa ragazza sembrerebbe la più tranquilla e spensierata teenager che si possa incontrare, ma come sempre chi ride troppo nasconde qualcosa che fa tutt'altro che ridere.  Pronta ad aiutare chiunque a stare bene e ponendo il bene altrui prima del proprio la ragazza non sa più cosa significa stare bene o male. Lei sta e basta cercando di distrarsi in tutti i modi prima di scoppiare. Ormai senza autostima e speranze di miglioramenti la ragazza vive passivamente la sua vita procurandosi qualche sincero sorriso dicendo agli altri ciò che ella stessa vorrebbe sentirsi dire da qualcuno. Ma quando arriverà questo qualcuno? Jessabelle conoscerá una persona che piano piano fiventerà il motivo di molti sorrisi ma anche di molte crisi. No, non sarà quel qualcuno che le dica le cose che lei dice agli altri, ma sarà colui che farà movimentare un po' quella vita troppo monotona. Ma non può sempre andare tutto bene no? Ad ostacolarli ci sarà il nemico di moltissimi adolescenti: la distanza. Riuscirà Jess a resistere con questo grande impedimento? Saranno abbastanza forti?
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Farsi male a noi va bene | Piccolo by ffinalestranoo
16 parts Ongoing
Iris ha diciotto anni e vive in una provincia che le sta stretta. Scrive poesie nei margini dei libri di scuola, fuma per riempire i silenzi e si rifugia nei boschi oltre la ferrovia. Non sa bene cosa vuole, ma sa cosa non vuole: restare lì a farsi spegnere. Piccolo è tornato in città per una pausa dal caos. Sta cercando di tenere insieme la testa e la musica, mentre tutto intorno sembra spingerlo verso l'autodistruzione. È affascinante, ma distante. La gente lo vede come "quello che ce l'ha fatta", ma lui si sente perso più che mai. Si incontrano per caso, a una festa sporca di luci stroboscopiche e bicchieri mezzi vuoti. C'è qualcosa negli occhi di Iris che lo disarma. E qualcosa nella voce di Piccolo che la attira e la spaventa insieme. Iniziano a cercarsi, poi a evitarsi, poi di nuovo a cercarsi. Il loro legame è confuso, pieno di tensioni, gelosie, silenzi e parole dette male. Si fanno male perché è l'unico modo che conoscono per sentirsi vivi. Ma qualcosa cambia quando, una notte, dopo l'ennesima lite, si trovano in macchina sotto la pioggia. Nessuno dei due scappa. E per la prima volta parlano davvero: delle paure, delle aspettative, del dolore che si portano dietro. Da lì, piano, imparano a conoscersi senza maschere. A litigare senza ferirsi. A restare senza soffocarsi. Piccolo riparte con la band, ma stavolta Iris non lo vive come un addio. Si sentono, si scrivono, si aspettano. Quando torna, non sono più due ragazzi che si fanno male per amarsi, ma due persone che scelgono di curarsi, insieme. "Farsi male a noi va bene" diventa un ricordo, un punto di partenza. Non più una condanna, ma una frase da superare. Insieme.
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47 parts Complete

Jennifer, 16 anni, non ha ancora avuto la sua prima volta, incontra di nuovo una vecchia conoscenza, Nick, ragazzo bellissimo ma naturalmente non serio, capace di far strisciare tutte ai suoi piedi. Supereranno le loro diversità? "Non sei normale"mi dicono. Ehmbè? No, non lo sono, non sono normale, nessuno lo è, infondo chi ha detto che esiste una persona normale e una non? Chi l'ha detto che essere "normale" vuol dire essere bella, alta, capelli luminosi, brava a scuola e importante per tutti? E se io non lo fossi? Come la mettiamo? Perché non potrei per esempio, mettermi a ridere rumorosamente tanto da avere il mal di pancia con i miei amici o dire qualche cazzata? Cioè ora ditemi, una così non può essere normale? La normalità non esiste, non ne esiste un concetto, sono solo etichette delle persone che ti fanno sembrare normale o non. Fu così che decisi di essere felice, a modo mio, ma felice.