A CENA CON LA MORTE

Andrè Liutard è un francese di quasi 40 anni.
E' sposato con Michelle, dalla quale ha avuto il piccolo Jean, che ora ha soli diciotto mesi, e gestisce un bel pub, nel centro di Parigi, molto amato e apprezzato da conoscenti, amici e avventori di ogni tipo. Il giorno del suo 40° compleanno il sole splende alto nel cielo terso di Parigi ed è una giornata magnifica per una passeggiata, in auto, lungo la Senna. Si occuperà Renè, il fedele socio di Andrè, ad aprire il pub nell'attesa che lui e la sua famiglia arrivino per festeggiare il grande evento. Ma lungo il tragitto accade qualcosa d'inquietante. Andrè si accorge che tra i passanti che stanno attraversando sulle strisce dell'incrocio in corrispondenza del cui semaforo rosso l'uomo si è fermato con la sua autovettura, c'è una figura sinistra, emaciata, che a ben vedere è proprio sua madre. La quale però, è morta circa 10 anni prima a causa di una grave leucemia. Andrè è l'unico ad accorgersi della sua oscura e inquietante presenza, visto che Michelle non sembra aver notato nulla. L'uomo pensa quindi di aver avuto soltanto una banale allucinazione, forse a causa della stanchezza accumulata negli ultimi tempi. La sera stessa però, accade qualcos'altro di ben più terrificante. Mentre Michelle e il piccolo Jean dormono serenamente ciascuno nella propria stanza, qualcuno bussa alla porta di Andrè. L'uomo sbircia dallo spioncino e si accorge che un individuo incappucciato, con una specie di tunica tutta nera, staziona immobile davanti alla porta d'ingresso della sua abitazione. Presto Andrè si rende conto di come non si tratti di un essere umano, ma della Morte in persona. Lei però non è lì per portar via la sua anima. No, non è venuta per lo scoccare della sua ultima ora. La Morte vuole delle spiegazioni.
E Andrè è l'unico in grado di dargliele, quelle spiegazioni...

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