Attraverso questo piccolo racconto e con l'aiuto dei due libri letti di Massimo Bisotti, che io definisco il poeta della vita, sono riuscita ad esprimere ciò che avevo e ho tuttora dentro di me, quelle sensazioni miste tra ricordi, delusione e rabbia che non riescono ad andare via da me. Non è stato facile riuscire a riordinare i mille pensieri nella mente, soprattutto quelli dettati dal cuore ma alla fine quando sei capace di tirar tutto fuori e tradurre a parole anche una minima parte di ciò che hai vissuto, probabilmente ti sentirai più libera e avrai il coraggio di guardare altrove perché la vita va avanti e sono utili anche gli errori... Mi sono resa conto che la gente va sempre via perché il più delle volte non è in grado di sostenere le situazioni che non sono più comode a loro e quindi prendono e vanno via anche senza dare una misera spiegazione. Poi ci sono quelle persone che ti entrano dentro e quando decidono di andarsene portano via tutto, in particolare la parte migliore di noi che lasciamo dentro di loro e che poi fa difficoltà a ritornare in noi... Ma nonostante tutto credo che, poiché i ricordi non si possono e non si devono cancellare, dobbiamo riuscire a riviverli solo col sorriso senza la pretesa che possano essere rivissuti allo stesso identico modo perché il passato è passato e dobbiamo solo guardare e pensare al futuro, a trovare quelle persone che ci accettano per come siamo e che, nonostante i nostri difetti, rimangano al nostro fianco. Concludo dicendo che dobbiamo essere in grado di distinguere chi sa distinguerci da tutto il resto, chi non ci tratta da "prima che passa", chi non gira l'angolo solo perché è più facile, chi vuole Noi perché senza noi tutto il resto non sarà mai abbastanza e dobbiamo trovare un sentimento per cui valga L'Allegria e non la Pena.
Richieste aperte!
WARNING ⚠️ CRINGE SCENES
- I personaggi saranno tutti maggiorenni
- contenuti perennemente (so che li volete :)) spinti
- scenari lesbo/gay
- linguaggio scurrile
- violenza di vario genere