Eccola lì: Lucia. Alta, qualche chilo di troppo, capelli castani mossi e lunghissimi. Finita scuola è sempre seduta lì ad aspettare l'autobus con le sue cuffiette blu alle orecchie. Mi incuriosisce, devo essere sincero, ma sono troppo sbagliato per lei. Io sono considerato da tutti un "cattivo ragazzo". Sono uno di quelli con la sigaretta sempre tra le labbra, con tatuaggi sparsi su tutto il corpo e con il piercing al labbro. Lei...Dio, lei è perfetta. È sempre vestita bene, trucco leggero e unghie sempre fatte alla perfezione. Non so nulla di lei. So solo che va al liceo, l'istituto proprio davanti alla fermata, mentre io vado in quello vicino: geometri. Questa scuola non mi piace per niente, ma che ci posso fare? Mio padre ha detto:"Tu devi seguire le mie orme e quelle di tuo fratello!" Non capirò mai mio padre. A volte penso di odiarlo. Sempre a dettare leggi, sempre a dirmi "Sei la rovina della famiglia." "Prima o poi ti caccio di casa." Ma vaffanculo. Mamma, purtroppo, non gli può dire nulla altrimenti inizia ad urlare che è lui il capo famiglia e nessuno può contraddirlo. La ammiro. Sinceramente non so come faccia. Io ci ho rinunciato. Mio padre ed io, forse, non andremo mai d'accordo. ***