Arbusta iuvant humilesque myricae. Forse è una citazione azzardata per un autore amatoriale, ma la cosa che ho sempre adorato delle parole è proprio il loro modo di concedersi a tutti con dolcezza indistinta. Humilia arbusta è la mia prima consapevole raccolta di versi. Si tratta di opere scritte in momenti lontani tra loro, senza l'idea di farne una raccolta unitaria. Forse per questo, adesso che mi sono imbarcato nell'impresa di riunirle mi rendo conto di quanto siano eterogenee. Non amo definirmi poeta. Sarebbe un titolo troppo grande per uno come me che al cospetto di Dante non potrebbe che tremare. Non sono un "poeta laureato" dunque, ma mi azzardo ugualmente a pubblicare una raccolta alla quale ho cercato di dare almeno una parvenza di ordine tematico, invece che semplicisticamente cronologico. A grandi linee la raccolta è divisa in tre parti: Poesie a qualcuno(1-10), che sono prevalentemente poesie d'amore dedicate, Finali(11-16), riflessioni sulla mia visione dell'amore fatte a posteriori della conclusione di vari rapporti, e infine Variazioni(17-24), un insieme molto eterogeneo di componimenti, sia per stile che per tematiche, che per la maggior parte svolgono una riflessione sulla mia idea della vita. Grazie a Silvia per la copertina http://ghironda.deviantart.com