Era solo un piccolo villaggio, no? Che mai sarebbe potuto succedere? Di grandi cambiamenti non ce ne erano mai stati. A parte quella volta. Già, la faccenda aveva suscitato scalpore all'inizio, ma le acque si erano calmate quasi subito. Anche perché quella donna era sempre stata un po' misteriosa, con quegli occhi gialli. Molti si fidavano di lei, altri invece sospettavano delle sue continue visite alla Città. Ciò che nessuno sapeva, però, era che dentro di lei scorreva un qualcosa di così antico... di così potente... che nessuno sarebbe mai stato in grado di controllare. Un qualcosa che aveva saltato generazioni per arrivare solo a lei, la Prescelta. Ma anche se tutte le Prescelte accettano il proprio destino, lei lo evitava da sempre. Povera illusa. Al Potere non si sfugge. No... lui deve divorarti dentro, fino a quando non ti convinci che le cose che senti sussurrare nella tua testa sono le verità che nessuno ti ha mai detto. Ma lei non era pronta. Era troppo giovane. Troppo sentimentalista. E la piccola creatura che la seguiva ovunque ne era una prova. Se non fosse stato per Lui, sarebbero stati tutti meglio. Il tempo passava e la creatura cresceva sempre più; le visite alla Città erano diminuite e il Potere andava risvegliandosi. Non c'era più nulla da fare. O sì? Come poteva saperlo? Era tutto fin troppo incasinato. Le sarebbe dispiaciuto abbandonare la creatura, ma un giorno decise che avrebbe fatto ciò che aveva in mente. In segreto, andò per l'ultima volta alla Città. Quando tornò al villaggio, nessuno sospettò di lei. E fecero male. Iniziò a pensare ad ogni parte del suo piano per giorni. Ogni notte sembrava sempre più completo. Finché arrivò quel giorno. Cercò di fuggire. Lasciare la creatura era difficile, ma i cavalli stavano arrivando, sentiva i loro zoccoli pestare il terreno. Non era riuscita a trattenere le lacrime. Sarebbe dovuto essere stato tutto diverso.