St. Elisabeth's, 1955 -Washington
[Dal primo capitolo]
"-Sta' zitta e cammina. Ogni pazzo è convinto della sua normalità-, la guardò di sfuggita negli occhi -motivo per cui non vi diamo retta.-
Un ragazzino dallo sguardo vacuo li osservò passare dinnanzi, con la bocca semiaperta da cui colava un liquido giallastro. Le mani ossute congiunte in grembo.
La ragazza lo osservò schifata e con orrore constatò che più procedevano vero l'interno della struttura, più vi erano persone che danzavano sulla linea invisibile che divideva la pazzia dalla normalità.
Una donna ferma davanti ad una griglia di ferro che dava sul cortile, si strappava con violenza ciocche di capelli bianchi, e dopo averli baciati li lanciava al vento con un sorriso sognatore in faccia.
Appena vide passare i due uomini si appiattì al muro con un insolito terrore, cercando di nascondersi. Sussurrava parole sconnesse mentre il corpo ricordava qualcosa in un tremolio."
[...]
"-Se uno di noi due non dovesse farcela... Promettimi che l'altro dovrà continuare a lottare per la propria libertà, fuggire fino alla salvezza, in nome di chi non ce l'ha fatta.- Disse in un sussurro, mentre con lo sguardo le seppelliva la promessa nell'anima."
AVVISO: lettura sconsigliata a persone sensibili per via di contenuti forti.
Cover credit to: @sayami98
Tags: #NotAllAreHeroes #GenuineGoals
"Un viaggio intimo nella vita di una donna che abbraccia la propria natura con coraggio e consapevolezza. Tra amore, sottomissione e quotidianità, un racconto sincero di libertà interiore."
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Per capire appieno questo diario, consiglio di leggere "Biografia di una schiava".