-' non voglio che tu te ne vada. Non voglio che tu affronti da sola tutto questo. Voglio starti accanto come diavolo fai a non capirlo?'- sbottò lui alzando di un tono la voce -' per me non sei un peso. Stare con te, starti accanto è la cosa che più desidero ora. L'unica cosa che desidero. '- continuò parandosi di fronte.-'come fai a non capire che mi piaci, mi sei piaciuta dal primo momento. Mi piace la tua testardaggine, la tua permalosità, la tua semplice eleganza che attrae qualsiasi uomo eppure non te ne rendi conto... minchia quanto sei bella.'- sorrise sghembo-' Mi piace il tuo modo di chiudere gli occhi per godere delle mie carezze, i tuoi abbracci stritolatori e soprattutto il tuo lasciarti abbracciare da me: sembri fatta a misura mia, mi piace il modo in cui ti mordi il labbro quando mi guardi perché mi desideri...lo vedo, lo sento. Non sono stupido. ' - concluse Ignazio ormai urlando mentre lei era ferma lì, immobile, con le lacrime agli occhi, incapace di reagire.