"Mamma, papà, io sono un mostro?" sua madre le aveva stretto subito la mano paffuta rassicurandola, mentre il padre le chiedeva sgomentato :"Chi ti ha messo in testa una tale sciocchezza? Figlia mia tu non sei un mostro, sei il nostro gioiello più prezioso, come tua sorella. Quello che ti rende diversa è un dono, riesci a vedere come sono realmente le persone, e di conseguenza loro ti paragonano ad un mostro, ma lo fanno solo perché hanno paura di se stessi, di essere giudicate per quello che sono realmente. Tu però sei la mia roccia e non ti farai mettere i piedi in testa da quelli lì, giusto?" Emily non è come tutte le ragazze normali, forse apparentemente, ma lei possiede un dono : riesce a leggere l'anima delle persone. Un giorno , di punto in bianco , i suoi genitori l'affidano ad un giovane uomo che la porta in un manicomio. I dubbi l'affliggono , non sa perchè si trova li , non sa con chi può parlare dei colori che vede finchè ,un giorno, un nuovo arrivato non attira la sua attenzione. Si incontrano in mensa e in giardino parlando poco e stando spesso in silenzio. Insieme , poi, cercheranno di chiarire le misteriose scomparse di pazienti, ritrovati poi morti fuori al confini della proprietà dell'istituto .