Riportami alla vita (Prologo)

Gli occhi neri come il carbone, il cuore freddo come un interminabile inverno. Aaamir ha soli 17 anni ma gli occhi di chi ne ha viste già tante. Quando arriva in Germania dalla Siria non ha più niente. La guerra ha raso al suolo la sua casa, ha distrutto la sua vita, ha devastato la sua terra. Non gli resta altro che il pensiero del giorno in cui potrà finalmente lasciarsi morire e ritrovare la serenità perduta.
Mia non ha paura più di niente perché niente potrebbe più toccarla. I grandi occhi verdi come smeraldi non fanno che urlare una tristezza che mette i brividi. La sua vita si è fermata alle due di una gelida notte di gennaio di un anno prima, in quel maledetto ospedale.
Quando due anime rotte, che hanno conosciuto il dolore troppo presto, si incontrano, non può che succedere qualcosa. Aamir e Mia parlano due lingue diverse, hanno religioni diverse, vite diverse. Ma si capiscono, si intendono fin da subito. La voglia di morire per smettere di soffrire li accomuna. Eppure il loro incontro li riporterà alla vita