Senza Victor, Yuri deve affrontare da solo il libero della Rostelecom Cup, ma il suo unico desiderio è tornare dal suo "coach". "La musica lo avvolse e tutto il resto sparì. Rimasero il ghiaccio, le note e il suo corpo, che volteggiava sicuro tra le dita del fato, con la certezza che tutto sarebbe andato bene. Era quello che voleva trasmettere a Victor: tutto sarebbe andato bene; sarebbe atterrato senza cadere alla fine di ogni salto e Makkachin sarebbe guarito. Abbi fede. Devi solo crederci, nient'altro. gli disse con il corpo e con il sorriso finale che rivolse alla telecamera. Poteva quasi vedere il coach sorridergli di rimando, dall'altro lato di essa. La distanza fisica, in fondo, era solo un dettaglio." Ho scritto questa one shot prima dell'uscita dell'episodio nove, quando ancora non avevo idea di quanto avrei santificato Kubo-sensei, perciò prendetela per quello che è: l'esplosione dei miei feels in un fiume di fluff da carie ai denti, nient'altro.
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