Sento un suono continuo proveniente dal mio telefono, lo sfilo dalla tasca, il numero che appare sul display è di mio fratello. - oh Sa - rispondo con il mio solito tono menefreghista - la signorina Lara Burci?- domanda la voce autoritaria dall'altro capo - si, chiama per mio fratello?- chiedo come ogni santo giorno mentre la ragazza affianco a me cerca di parlarmi - esatto - afferma sicuro di se - mi dica: furto, rapina in banca, aggressione?- continuo prendendo qualche stuzzichino dell'aperitivo Il ragazzo davanti a me fa una battuta e nonostante il rumore mi scappa una risata - non c'è niente da ridere signorina - mi riprende la voce dell'uomo - comunque abbiamo deciso di tenerlo al distretto per un po' - - ma come si permette, non può tenerlo, con quali accuse?- mi arrabbio facendo preoccupare di gran lunga le persone che mi stanno intorno - omicidio - riattacca Allontano il telefono dal mio orecchio rimanendo a bocca aperta, non ci posso credere. Mi alzo prendendo velocemente la giacca, dò un rapido saluto ai miei amici e corro verso la macchina raggiungendo il distretto in mezz'ora
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