Dieci anni dopo gli ammutinamenti in massa dell'esercito francese, causati dalla disastrosa campagna militare condotta dal generale Robert Georves Nivelle, i confini geo-politici d'Europa e del mondo sono stati completamente stravolti. La Grande Guerra, iniziata nel 1914 con la morte dell'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando è finita solo nel 1919, quando i delegati di Francia, Germania, Inghilterra, Russia, Italia, Austria, Turchia e della neonata nazione della Tranchée hanno siglato l'accordo di Berna, il trattato di pace che ha finalmente interrotto il più grande e sanguinoso conflitto della storia umana.
Ma la guerra non è mai davvero finita: le tensioni politiche e sociali, in Europa così come nel resto del Mondo, hanno continuato a crescere nell'ultimo decennio, sfociando in nazionalismi, stati di polizia permanenti, repressioni governative e conflitti fra le nazioni che sono sopravvissute ai cambiamenti dell'ultimo decennio. E anche se la tecnologia ha compiuto veri e propri passi da gigante, questo non basta per dare una viva speranza agli uomini e alle donne comuni che vivono in questa epoca.
La Belle Époque è solo un ricordo. Ora, è il 1927.
Parigi, gennaio 1927.
Un brutale omicidio nella periferia nord di Parigi. Un movimento clandestino che aizza gli abitanti a combattere contro le autorità. In mezzo, un ispettore della Gendarmerie Interne, costretto a indagare per far luce sulla vicenda. Scoprirà suo malgrado quanto siano torbide le acque della Senna.