«Bisogna odiarsi tanto per suicidarsi.»
"Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e il reggiseno,poi andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo,ciclismo, erbe aromatiche, fumo e alcool, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana,pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d'orchestra,gioco d'azzardo,gelato di yogurt, Beethoven,Cristo, meditazione trascendentale,suicidio, vestiti fatti a mano, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. Tutta apparenza, tutta superficialità. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l'avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro."
- Charles Bukowski
Non tutto quello che Jane Austen faceva era folle e suicida,lo sembrava soltanto.
Non tutto quello che Jake Steven faceva era quello che voleva fare veramente, erano solo apparenze.
Due esseri che, stanchi di combattere, s'incrociano casualmente nello stesso grattacielo per farla finita.
Due anime distrutte che troveranno, dopo troppo tempo, un motivo per vivere. Insieme.
Lei, ballerina di danza classica.
17 anni, balla da quando ne ha tre.
"Senti un po'...tra tutti i cantanti che si sono esibiti, io ho visto che tu hai cantato solo quando si è esibito Luk3" - queste sono le parole di Maria durante la puntata dei casting
Lui, cantante.
17 anni, ha iniziato a suonare a tre anni.
All'inizio, nelle conoscenze, entrambi sono due timidoni. Ma quando poi prendono confidenza con le persone esce fuori tutto il loro carattere e la loro vitalità.
-piccolo estratto-
"Stai bene?"
"Mh mh"
"Sai che non ti credo vero?"
"Fai come ti pare"