[STORIA COMPLETA- IN REVISIONE]
Violenza e dolore: i miei cari amici.
Ma perché cari? Io li odio.
Tutto è cominciato dopo la morte di mia zia. L'unica persona che, dopo la morte dei miei, si è presa cura di me.
Avevo 10 anni. Non avevo più nessuno.
Mi portarono in un orfanotrofio e rimasi lí qualche mese, finché un uomo mi adottò.
Ma io lo conoscevo, sapevo di conoscerlo. Aveva qualcosa di familiare.
Scoprire chi era e scoprire il suo passato è stato il mio compito per anni. E quando l'ho capito, lui mise fine alla mia libertà.
Pose fine alla mia parola, alla mia dignità, mise fine a tutto.
Ero sua complice ormai.
Ma un paio di occhi azzurri che un giorno incontrarono i miei neri, cambiarono tutto.
Mi innamorai di quegli occhi, mi innamorai di lui. Ma quando scoprii chi era veramente, ero sia nel paradiso che nell'inferno. Peccato che fosse la mia anima gemella, purtroppo. Peccato che anche lui aveva un brutto passato, anche lui era stato sottomesso...
Già, sottomesso dalla stessa persona che sottomise me.
《Tratto dalla storia》
La volevo prendere da quei capelli biondissimi e sbatterla al muro.
Ma lei stava abbracciando il mio mondo! Vi rendete conto?
Ed io stavo lá dietro di loro a guardarli come una scema e non facevo niente per fermare quel abbraccio che sembrava non finisse più.
Susan si staccò finalmente da Cameron.
Halleluia!
"Cam, dove sei stato?" Chiese lei.
Ma che cazzo te ne frega di dov'era stato?Brutta puttana, troia, mongola, stronza, miserabile, schifosa schiava!
Cameron non fece in tempo a rispondere che intervenne mio padre.
"Ragazze, nelle vostre stanze, subito"
Ceh, ma....papà, dove cazzo sei stato quando quei due si stavano abbracciando e tu dovevi prenderla dai capelli e rinchiuderla nella cella fredda e buttare la chiave?
"Ci vediamo dopo" disse piano Susan a Cam.
Ehm..NO!.
SAI CHE VEDRAI DOPO PICCOLA SUSAN?
STO CAZZO
*se sei sensibile non leggere*
Cover by @petrovxfire
Se dovessero chiedere a Ginevra di parlare del destino, molto probabilmente userebbe come esempio lei e Kenan.
Parlerebbe di come il suo telefono, cadendo a terra quella sera allo Juventus Stadium, le avesse fatto incrociare gli occhi brillanti del giovane.
E ancora, citerebbe della notte in cui si era ritrovata ad aiutarlo con una gomma dell'auto bucata.
Tutto ciò senza mai averlo visto prima. Nessuno dei due fino a quel momento sapeva uno dell'esistenza dell'altro.
Per Ginevra quello, era destino.