Si strofinó un occhio con il pugno della mano, come i bambini, si mise a sedere sul letto e guardó l'orario dalla sveglia sul comodino. Le 06:55, strano che si fosse svegliato così presto, si guardò intorno e notó che la sua stanza era più che disordinata, vide sulla scrivania la sua amata console, affianco ad essa un cartone con ancora alcune pezzi di pizza e alcuni barattoli di birra sparsi qua e là, la maggior parte dei suo vestiti erano buttati alla rinfusa su una sedia, per non parlare dei libri sparsi a terra, si nota sin da subito che non é un tipo che ama studiare. Svogliatamente uscì dalle coperte e andó verso la finestra, appena aprì quest'ultima sentí un vento gelido entrarli fin dentro le ossa, dopotutto cosa poteva aspettarsi, mancavano pochi giorni a Natale. Si passò una mano tra i capelli disordinati e si avvió verso il bagno. Non é uno di quei tipi esibizionisti, é bello certo, ma preferisce non ammetterlo a se stesso. Si guardó allo specchio, il ciuffo di capelli castani ormai gli ricadeva fin troppo lungo sull'occhio sinistro, quasi coprendolo del tutto. Spostò questi con una mano e si guardó gli occhi color nocciola, stanchi, di chi avrebbe voluto dormire tutto il giorno e notò anche le occhiaie abbastanza evidenti sotto di essi. Si lavó il viso passando entrambi le mani su quest'ultimo, e perso tra i suoi pensieri si ricordó che oggi aveva l'interrogazione di fisica e sussurró "Harden Evans, oggi ti aspetta una brutta giornata"
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