Dovevano salutarsi, a breve avrebbe dovuto prendere il treno.
Era difficile stare lontani, ormai erano entrambi entrati in un circolo vizioso, l'uno era diventato l'antidoto per l'altro.
''Non voglio che tu vada via...'' confessò Claudio, trattenendolo in un abbraccio.
Non voleva lasciarlo andar via, non di nuovo.
''Anche io vorrei rimanere qui, ma devo andare... altrimenti perdo il treno'' sussurrò Mario all'orecchio del compagno.
In risposta Claudio si allontanò per poi avvicinare il suo volto a quello del ragazzo.
Gli accarezzò delicatamente, con la lingua, il labbro inferiore e la percezione dell'oggetto metallico, a contatto con le sue labbra, lo fece impazzire.
''Clà... non stuzzicare!'' gli rimproverò Mario con un sospiro.
Ancora non riusciva a capire come Claudio potesse renderlo così vulnerabile anche con gesti così piccoli.
''Devo fermarmi?'' chiese l'interessato con voce suadente.
''No!''
Improvvisamente, Mario afferrò la nuca di Claudio e si avventò su quelle labbra che ogni volta lo inebriavano, accendendo in lui un desiderio irrefrenabile. Lo spinse ai piedi del letto per poi gettarlo su di esso. Si mise a cavalcioni su di lui e iniziò a baciargli l'incavo del collo, così perfetto, quasi come se fosse fatto su misura per lui.
''Il treno può aspettare!'' mormorò Mario, ancora alle prese con il collo del fidanzato.
''Non avevo dubbi!'' disse di rimando Claudio, deliziando le orecchie del suo ragazzo di quel suono che, già dal primo giorno, lo aveva completamente spiazzato.
N.B. Questa storia esclude il loro percorso a U&D.
Buona lettura!
Lui è un uomo freddo, letale, con un passato che lo ha trasformato nell'uomo che lei sarà destinata ad odiare.
Lei l'unica ragazza a sapergli tenere testa. Testarda e determinata, cercherà in tutti i modi di fermare i giochi insieme ai suoi amici, anche se questo la metterà contro l'unico uomo di cui lei si fida almeno un pò.