A volte ci ritroviamo intrappolati in una vita che non ci appartiene, in preda a situazioni apparentemente ingestibili! La sensazione è simile all'immagine di un perfetto sconosciuto che vede migliaia di persone, altrettanto sconosciute, camminare senza sosta, senza un vero obiettivo, senza una meta. Quel perfetto sconosciuto ha gli occhi neri, non pieni di lacrime, ma persi nel rivedere tutto quello che si porta dentro da un pò, tutte le emozioni che lo hanno sfinito, tutto quello per cui ha lottato: graffi, cicatrici, delusioni, gioie, sorrisi, diamo il nome che vogliamo a tutto questo, perchè lo sconosciuto, perso in mezzo a quella folla, sono io, sei tu, siamo tutti noi quando gridiamo aiuto in silenzio e non c'è anima che in realtà può salvarci. L'unica ancora di salvezza è in noi: la cerchiamo disperatamente ogni giorno, quando appena svegli facciamo colazione carichi di buoni propositi e di sorrisi speranzosi. Solo noi possiamo salvarci, aggrapparci alla vita con forza e decidere cosa fare, se lottare o cedere le armi. Non sarà mai facile prendere a schiaffi gli eventi avversi, sentirsi al sicuro o al fianco della persona giusta. Lo sconosciuto però scuote la testa, si guarda un pò intorno, si rimprovera per il suo mancato coraggio e i suoi occhi riprendono colore e ricomincia a camminare senza esitazione, lasciando dietro sè la folla, consapevole che si perderà nuovamente così come ritroverà la forza per non voltarsi e andare avanti.All Rights Reserved
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