Strappo la carta su cui scrivo, la amo, ci vivo.
E quelle parole che escono, talora insensate, mi fanno capire realmente chi sono.
Sono un'altra persona.
Riesco a capire ciò che provo, e capisco che quella spontaneità e quell'istinto rappresentano la vera me stessa.
Non so se è giusto, non so se è sbagliato, ma non so nemmeno cos'è il bene o cos'è il male.
Non esiste il bene, il male; non esiste la normalità o la differenza.
Ogni persona si impone le sue regole, ogni persona ha il suo bene e ogni persona ha il suo male.
La normalità è semplicemente il punto in cui le persone si trovano d'accordo, la maggioranza.
Ma la maggioranza non è giusta.
La maggioranza non è sbagliata.
È sbagliata la normalità, la normalità presa come regola, come Giusto.
Allora dico: "Guardatevi intorno. Cosa vedete, un mondo felice per caso? Non vi siete mai chiesti se la normalità fosse lo Sbaglio?".
Ma tanto non mi ascolterà nessuno.
E come me il 2% della Terra.
Non mi resta che affidarmi a queste lettere, a questa penna, a questa carta stropicciata.
Non è in fondo così che stato cambiato il Mondo?
Le parole possono mentire, ma il silenzio no.
Tra queste pagine di diario troverai le mie emozioni, i miei segreti e tutto ciò che il silenzio ha sempre custodito: i sussurri di un'anima che ha trattenuto troppo a lungo quello che non riusciva a dire.
Perché, a volte, è il silenzio a gridare più forte delle parole.