Le Cronache delle Due Rose-Parte I -Lolaehl, il destino in una rosa bianca
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Ongoing, First published Jan 28, 2017
Primo libro della Fanfiction saga 
Crossover tra Lo Hobbit, La Spada della Verità, Fantaghirò e La Storia Infinita...

Lolaehl è una dwelf...che genere di creature sono? Sono creature rare, proprio perchè nate dall'amore tra due razze che per anni e anni si sono odiate...ma non tutti gli elfi odiano i nani o viceversa...Elrond, signore di Gran Burrone e Gil Pugniferro dei Colli Ferrosi, ad esempio, si innamorarono, e la donna di razza nanica dette alla luce questa creatura "mezzosangue" simbolo dell'amore puro e raro che la legava ad Elrond... Lolaehl...o Lola ha sì, l'aspetto e la bellezza di un'elfo, senza barba (non come tutte le femmine di razza nanica) ed orecchie a punta ma è anche, e soprattutto, alta quanto un nano... E' forte, dolce, solare, ma comunque con un passato tragico alle spalle. Per fortuna che la presenza della sorella maggiore Arwen, non le ha fatto mancare l'amore di una mamma, anche se, nel suo cuore, Lolaehl avrebbe da sempre voluto conoscere Gil venuta a mancarle dalla nascita... Tutto ciò che caratterizza Lolaehl farà innamorare Kili il nano arciere...ma non vi dico altro ;) <3 Buona lettura <3
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37 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.