"Stiles si morse il labbro sentendo il disinfettante bruciare, ma nel suo ruolo di agente dell'FBI non poteva prodursi in "ahi" o gemiti di dolore. Ne andava del suo orgoglio. Derek poi, contro ogni apparenza, sapeva essere molto delicato quando voleva e dai suoi gesti si capiva che non era la prima volta che si trovava a dover rattoppare qualcuno. Posò la salvietta usata sulla panchina e frugò nella valigetta fino a trovare del cotone e una garza. Posizionò l'ovatta con precisione quasi maniacale prima di passare ad avvolgere la benda sul suo braccio. A quel punto, l'adrenalina nelle vene di Stiles era diventata qualcosa di più simile all'alcol, era inebriante e cancellava ogni tipo di paura. - Sai, - esordì con un sorrisetto, - sembri nato per fare queste cose. Posso chiamarti dottor Hale? Derek non si degnò neanche di alzare lo sguardo. - No, non puoi. Sicuro di non aver battuto anche la testa?"