...Draco la vedeva da dietro. La divisa, notó, larga e poco sagomata, non rendeva appieno la bellezza del corpo magnifico, sì proprio magnifico, di Hermione. I fianchi erano stretti, armonici, perfettamente proporzionati alle lunghe gambe, che entrarono lentamente nell'acqua calda. Si ritrovò ad immaginare quel corpo sopra il suo, tra le sue mani, ma in un attimo di lucidità recuperó quel briciolo di sanità mentale che lo obbligò ad uscire di lì prima che gli ormoni prendessero il sopravvento. Così, nella fretta, dimenticó lì la sua bacchetta... ...Si avvicinò pericolosamente. Il braccio di Hermione era piegato all'indietro e la scritta 'mudblood' si vedeva in parte, coperta dalla manica rialzata. Draco si soffermò qualche secondo a guardare la cicatrice, giusto il tempo di dare la possibilità alla mora di fuggire alla sua presa. Questo però fu più veloce, e la immobilizzò contro il muro, facendo sfiorare i loro corpi. Le sue mani, grandi il doppio di quelle di lei, tenevano le braccia di Hermione inchiodate al muro. Draco avvicinó la bocca all'orecchio di lei, e con un ghigno tremendo le sussurrò...