"Quello che ti andrò a raccontare non è una storiella presa da un libro trovato su in cantina, né tantomeno uno scherzo di pessimo gusto. È la riposta alle tue molteplici domande sul mio passato, alle quali ormai da anni ti sei rassegnato a trovarne risposta. Ma si sa, ogni cosa arriva quando la si smette di cercare." "Milioni di pensieri mi affollarono la mente. Cosa ci faceva quel nome su quella lista? Quali erano gli altri nomi? Come mai la data riportata coincideva con quella della morte? E allora mi domandai chi fosse veramente quell'uomo, cosa facesse per sopravvivere, come facesse a mandare avanti quella baracca. E all'improvviso volli sapere quali segreti si nascondessero dietro il signor Hughes e al suo negozio di balocchi." "Le gambe cominciarono a tremarmi, fui colto da spasmi e singulti e caddi a terra. Mi domandai in che genere di pasticcio mi fossi cacciato e se non fosse troppo tardi per venirne fuori. Capii che era così, che ormai ci ero dentro fino al collo. Rimasi supino, a contatto con il gelo del pavimento per più di un'ora. Poi mi decisi a tornare a casa, per riordinare le idee. Ma la mente umana è una macchina che non siamo in grado di comandare. Così l'ultimo tassello si accodò mentre ero in macchina, e per lo shock persi il controllo e andai a sbattere contro un platano"
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