Dieci anni fa affrontavo la discussione della mia tesi di dottorato di ricerca in progettazione architettonica, con un tema transdisciplinare, accostando due argomenti apparentemente diversi e a uno sguardo disattento, contrapposti. Una scelta impopolare (che mi è costata non pochi commenti, anche derisori da parte di professori e colleghi), ma che, alla luce di quanto avvenuto con l'expo 2015 , mi ha dimostrato, ancora una volta, quanto il mio sguardo andasse oltre l'ovvio o lo scontato. Ciboarchitettura non è un romanzo (ma questo l'avevate capito), è quello che è nato dopo quel 2007. Un blog, una raccolta di argomenti, a volte bizzarri, a volte seri, su tutto ciò che lega l'architettura al cibo; e ora, a dieci anni di distanza, voglio raccogliere e raccontare il bello di questa esperienza a chiunque vorrà leggerla. Buona degustazione
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