"Ti amo, sai? non te l'ho mai detto e non ho nemmeno mai avuto bisogno di dirlo, l'ho dato per scontato, poi ti ho visto, nemmeno 10 minuti fa, su quella sedia, aspettavi un qualsiasi gesto da parte mia, dopo lo porto a casa,ho pensato, gli dò un bacio, e gli sussurro che lo amo, magari tra qualche risata, magari fingendomi sbronzo.
Meriti più di questo, e sono un egoista, il peggiore, ma voglio che tutti sappiano che meriti di più, da me.
Hai sopportato di tutto, mi hai aspettato, ed entrambi sappiamo che aspetteresti ancora, ma va bene così, non so più cosa dire, l'unica cosa che mi viene in mente è che si, quando sono con te il mal di stomaco lo sento sempre, e sono quasi sicuro che non sia per colpa della birra, Philip"
Cosa succede loro dopo?
E come sono andati realmente i fatti dopo la festa a Red Hook?
E se un avvenimento sconvolgesse completamente la vita dei due?
E se ci fosse un nuovo antagonista?
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.