Aiuto Stories

Questo è un racconto da Boulder City. Una foto di Ruth e Erik prima di andarsene dalla città.

Ciao a tutti,mi presento, sono chiara, ho 16 anni e vi scrivo da una clinica. È 1 ottobre 2013 è non ho proprio voglia di alzarmi dal letto ma avendo studiato quasi tutta la notte per il compito di fisica credo che ne valga la pena mi alzo , mi vesto è scendo prendo l' autobus ma il tempo non era uno dei migliori, avevo una brutta sensazione dentro di me . Entro in classe , arriva un nuovo ragazzo si chiama kevin , ha origine americane ha vissuto li per 14 anni . È un bel ragazzo ma ho una brutta sensazione su di lui , perché questo ? Vivo in una piccolissima città , ci conosciamo tutti, giunge una notizia, un giorno muore una ragazza di nome Claudia , siamo tutti scontrosi tra di noi non sapendo chi sia stato , non era mai successo , pensano che sia stato il suo ragazzo , ma chi era ? Il ragazzo viene arrestato è torniamo tutti felici . Passano mesi mi fidanzo con kevin , si mi fido di lui , passano i mesi , ma qualcosa cambia . Entro in camera sua , c'è una scatola , la apro .. Rimango bloccata per una decina di secondi non so che fare . Non sapevo che aprendo quella scatola la mia vita sarebbe cambiata ... In quella scatola c'era....

Pillole di Luce in mezzo alla tenebra

impara a rendere la vita facile... perchè la vita facile è una vita felice, impara ad essere felice, riprenditi la vita, questo è un libro che ti insegnerà a vivere, ad avere successo e ad essere felice, ti svelerò i miei segreti e la mia storia per permetterti di rendere la tua vita finalmente facile e quindi felice. Esattamente come ho fatto io dal baratro più buio, fino alla mia vita facile e felice.

Queste lettere sono rivolte a chi si trova in difficoltà, a chi vive momenti di fragilità, per chi si riconosce in queste parole e ha bisogno di sapere che non è solo. Raccontano una vita attraverso esperienze dirette, come una conversazione intima con chi legge. Chi si rispecchia in queste esperienze può diventare parte della storia, protagonista insieme a chi scrive. Il testo affronta le sfide che molti incontrano: la lotta contro la depressione, il dolore di un tentativo di suicidio, la lunga malattia che mi ha costretto a passare anni in ospedale, fino al lento deterioramento della mente. Con il tempo, la condizione peggiora; certe sensazioni si ripetono, altre si trasformano e perdono significato, diventando simboli del declino. Anche lo stile di scrittura muta, rispecchiando questa evoluzione. Ma non si tratta solo di un racconto personale. Queste lettere esplorano anche temi universali e complessi: la morte, la tristezza, la felicità. Li presentano quasi come entità vive, con cui chi soffre deve confrontarsi ogni giorno. Chi legge viene guidato in un percorso di consapevolezza che mette in discussione le illusioni che tutti noi, in qualche modo, costruiamo intorno a noi stessi e alla realtà. Queste illusioni - falsi rifugi fatti di aspettative e false certezze - impediscono di vedere la vita nella sua cruda verità. Felicità, morte e tristezza diventano così non solo emozioni personali, ma simboli di quell'inganno che ci avvolge. Questo libro vuole essere un invito a sollevare quel velo, a guardare in faccia la realtà anche quando fa male o inquieta. A chi sta soffrendo, a chi cerca risposte, queste lettere offrono una compagnia silenziosa: un segno che non siete soli. Un piccolo esempio: La felicità viene descritta come un carnefice, come se tutti fossimo colpiti da una latente "sindrome di Stendhal". La tristezza, invece, è una compagna costante, quasi una madre, che ci accompagna e ci spinge a riflettere sul senso della vita e della soffe

"Ella - sento ancor dire in me, come quella notte - risaputo esser figlia del Diavolo è: non li vedi quei rossi capelli e quella pelle? Le donne di paese giurano che, mai confessandosi e partecipando alle Sacre Funzioni, con erbe mistiche i dati morti faccia tornare in sé per sua sola volontà, interrompendo con la nera magia lo bianco operato del Signore. Non ti far tentare dallo Diavolo, ma abbraccia le beate altre donne, vergini e pie!". Una villa, una narratrice, degli ascoltatori. Un blackout, un diario, una storia. Un dipinto, un artista, una strega.

In un pianeta, in un continente, in uno stato, in una regione, in un paesino sperduto tra le montagne di una delle 20 regioni italiane (spoiler: è il Trentino la regione in questione) vive una ragazzina con gravi problemi psicologici (ossia io, colei che sta scrivendo tutto ciò). Questa ragazza si fa un sacco di film mentali. E sempre questa ragazza ha deciso, decisione alimentata anche dalla presenza di problemi psicologici, di scrivere una raccolta (non leggetela aiuto fa pena) su Wattpad (ossia qui) dei suoi film mentali migliori, (cazzo qualcuno le dica di smettere di scrivere cazzate e di farsi film mentali). Posta capitoli a random, trash ma non troppo.

Diesuke parla del passato di Beatrice, figlia dei fondatori di quel piccolo villaggio, accompagnata da sua sorella Elisabetta e i membri di due famiglie del paese, gli Akabane e i Chifi. Ma non aspettatevi la solita storia della buona notte o con un lieto fine.

Racconto di un'anima fragile in cerca di qualcuno con cui potersi mescolare. È bello sentirsi così ogni volta ? oppure bisogna trovare una soluzione alla depressione ?

Un pomeriggio, chiuso da solo in casa con la testa gonfia, il naso chiuso e le idee confuse, scopro che l'influenza non è la sola minaccia dalla quale devo difendermi. Mi aiuterai?

SALVE A TUTTI RAGAZZI , MI FAREBBE PIACERE CRESCERE NEL MONDO DI YOUTUBE, MI DARESTE UN AIUTO ? SONO SICILIANO ECCO IL LINK DEL MIO CANALE https://www.youtube.com/channel/UCRwSqZ3GXHcE60u6aSG_-tg

Era un giorno come gli altri quando Margherita incontrò Ethan. Stava raggiungendo la biblioteca passando per il centro della sua città con Cecilia, poiché l'indomani avrebbero avuto una verifica di filosofia e si volevano preparare al meglio, data anche la usuale difficoltà delle prove che il professore componeva. Si erano fermate in un piccolo e grazioso bar di fronte alla piazza che Margherita trovava la più bella di Udine. Siccome era aprile e faceva abbastanza caldo per stare all'aperto, decisero di posizionarsi al di fuori del negozio, anche per avere una bella visuale ed osservare i passanti che passeggiavano per la piazza, cosa che loro due adoravano fare, inventando storie sulle vite altrui. Dopo aver ordinato due macchiati, la cameriera si ritirò all'interno del bar e mentre Margherita la osservava andare via ecco che qualcuno di fronte a lei attirò la sua attenzione.

Mi è capitato tra le mani un diario. Sembra antichissimo ma viene dal futuro. Un certo Rosso ci sta chiedendo aiuto.

Breve testo, adatto per tutte le età. Lo scopo è di far capire alla gente la gravità di un problema sempre più frequente nella nostra generazione.