Coraggio Stories

ho pensato di inserire un nuovo personaggio nel sequel del re leone: il regno di Simba cioè la serie TV di Disney Junior La guardia del leone. in pratica questo non ha influito più di tanto sulla trama originale alla quale mi sono attenuta il più possibile.

Una ragazza, Allyson, costretta per un capriccio del padre assente a lasciare la sua vecchia vita senza alcuna voglia di cominciare un'altra da zero. Cosa le riserverà Los Angeles? La città degli angeli ma, scoprirà a sue spese, anche dei demoni.

Cosa succede quando la tua più grande passione si trasforma nel tuo più grande incubo? Jonathan lo sa bene e conosce bene anche quella sensazione di impotenza che si prova di fronte alla schiacciante realtà nella quale sei costretto a vivere ogni giorno. Perché Jonathan aveva una passione, grande come il cielo e forte come il vento. E quando il cielo, come un ladro crudele e spietato, gli porta via questa passione, la vita di Jonathan si spegne: è troppo forte il dolore dei ricordi che lo perseguitano come guardie, che non lo lasciano respirare, che rischiano di soffocarlo. L'unico rimedio che Jonathan riesce a trovare alla sua tristezza risiede nella musica, in particolare quella sulla quale si muove Ginevra, l'angelo che ogni giorno lo salva dall'inferno della sua vita. Troppo timido per avvicinarsi a lei, Jonathan si accontenta di guardarla da lontano, nascosto agli occhi di tutti, nei pomeriggi dopo scuola, quando il vento soffia ed il sole splende pallido. Una nuova sensazione si fa strada nel suo cuore, spandendosi per il suo corpo e riempiendolo di una nuova e sconosciuta speranza, quella speranza che pensava di aver perduto tanto tempo fa. Ma quando sembra che la vita abbia ripreso un senso, la realtà cade come un sasso sulle poche certezze e le schiaccia, sotterrando di nuovo Jonathan sotto il peso del dolore e dei ricordi. Dovrà fare ricorso a tutto quel coraggio che non ha mai saputo di avere per capire che la luce esiste, anche dopo una notte buia. E dovrà mettere a tacere i battiti spaventati del suo cuore quando, sotto la fredda neve di un pomeriggio, deciderà di riprendere in mano la sua vita.

Questa è la mia storia, di come sono crollata e da sola mi sono rialzata diventando più forte. Ho avuto paura a fidarmi di nuovo ma grazie a lui ho capito che non tutti deludono è solo che siamo fatti per pochi e nel tempo iniziamo a capirlo, e a metterlo in atto.

Morire per rivivere... È la storia di una ragazza che si trova davanti ad una scelta che cambierà per sempre la sua vita o... La sua morte. Ally è una quattordicenne che ha già avuto la sfortuna di vivere in prima persona la crudeltà del mondo che la circonda. Dopo una vita passata a sopportare un dramma dopo l'altro, ha preso la decisione di sacrificarsi e morire per salvare la sua famiglia. Ma non muore, entra in coma e si trova con la responsabilità di decidere cosa fare con la sua vita... Vorrebbe morire ma più il tempo e passa e più motivi trova per tornare a vivere tra questi il più importante sarà che se muore lascerà Mattia l'unico che dopo molti anni è riuscito a farla sentire di nuovo realmente felice.

Una dedica speciale ad un mondo tutto ancora da esplorare...

Prima poesia di una futura raccolta. La struttura è semplice, le parole anche, ma la comprensione non so, dipende da voi

una storia come un'altra, una vita come un'altra. perchè ogni vita è strana, è ricolma di imprevisti, cambiamenti, sbagli. due trame, parallele, lontane, e straordinariamente diverse. si scorgono, si spiano, ma non si incontrano mai.

"Cosa stai facendo Hayley?" chiedeva curioso Peter. "Mangio un pacchetto di patatine?" "Non fare la stupida, sai che non chiedevo quello. Perché vuoi lasciare la scuola? Perché vuoi andartene?" Sapevo che mi avrebbe chiesto questo ed io con tutta calma, rispondevo: "Lascerei tutto per inseguire un sogno, non importa quanto sia improbabile o irrealizzabile, io voglio scrivere ed è quello che farò" "Stai mandando a puttane il tuo futuro." urlava stringendo i pugni. "Tu non capisci, il mio futuro sono i libri." urlavo. Ero delusa dal suo comportamento, sapeva che ormai avevo fatto la mia scelta e che me ne sarei andata. Sapeva che quello sarebbe stato il nostro ultimo incontro.

Non dovrò mai sentirmi sbagliata perché tutto ciò che ho fatto era sincero, tutte le mie parole son sempre state oneste e piene di affetto nei tuoi confronti. Quella sbagliata non sono io, chi si lascia andare non è mai dalla parte del torto; credo invece che il problema sia nel voler bene: gente del genere non riuscirà a voler bene ad altre persone perché il bene in quel momento non è insito in loro. E allora devono appigliarsi a qualcuno per far sì che la loro coscienza sia pulita per un po', per non sentirsi tanto diversi dagli altri e per cercare una vita normale e tranquilla, per poi tirarlo a fondo con loro nel momento in cui l'altro ne ha più bisogno. E lo abbandonano. Nella mia vita ho abbandonato pochissime persone, non mi è mai piaciuto uscire di scena. Mi piace pensare che se hai occupato una pezzo di vita di qualcuno valga la pena tornare in scena ogni tanto, per ricordarti e ricordagli che comunque sei qui, e che c'è ancora la mano da afferrare e la spalla su cui piangere, proprio come anni addietro. Ma spesso questo non è il comportamento adatto perché sarebbe opportuno far sentire anche la propria assenza ogni tanto, e non sempre e solo la presenza. Mia madre aveva una buona e sana abitudine, era più che altro un promemoria che aveva e che arrivava puntuale ogni primo giorno del mese: fin da quando ho memoria, la mattina di questo giorno speciale, sotto ogni tazza della colazione ci faceva trovare un bigliettino con scritto "ricordatevi di tagliare i rami secchi". Non é mai cambiata la sua grafia negli anni, le parole son rimaste esattamente le stesse. Noi, da piccoli, non riuscivamo a capire cosa volesse dire quella frase così strana, non avevamo neanche un giardino con degli alberi; dopo aver letto la frase, ogni mese, arrivava la puntualizzazione di nostra madre: "quando ne avrete bisogno, lo capirete". E aveva ragione, le mamme hanno sempre ragione. - Carlotta

Just a bunch of quotes I love

.... "un essere umanoide dai capelli marrone scuro, occhi bianchi come se il diavolo gli avesse rubato l'anima e lucenti come un armatura , si presentò alle spalle della donna. Aveva il volto impregnato del sangue del suo popolo . Si leccava il liquido dalle labbra, mentre esso ricadeva sulla maglietta a maniche corte verde acqua e sui pantaloni indaco . Indossava scarpe grigio scuro, mentre impugnava una spada piena di sangue Wither . L'arma aveva la lama grigia e il manco rosso scuro, tendente al bordeaux . Un ghigno malvagio era impresso nel suo volto" ..... *questa storia è una fan fiction su minecraft. La storia è totalmente inventata mentre alcuni personaggi e luoghi sono ispirati ad esso, altri sono frutto di fantasia . Spero che possa piacervi buona lettura*

Sierra wood, la più popolare, la più bella, egoista, egocentrica, fanatica e chi più ne ha più ne metta. Ha il carattere difficile, un passato che nessuno conosce eccetto, il suo amico specchio, l'unico di cui si può fidare. Tradita una volta, Sierra chiude con tutto il genere umano. Si dice che nessuno potrà mai cambiare Sierra, sarà vero?

La storia di un leggendario Pirata

Ecco chi siamo

Una storia di destini che si sfiorano