✨Hyung ti ricordo il nostro primo incontro?✨

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Pov Jungkook
•{lettera}•
Era ormai passato un anno in tua compagnia Jimin e non posso fare a meno della tua presenza. Sei arrivato all'improvviso come un treno in piena corsa e mi hai portato con te,nel tuo mondo fatto di mille emozioni.
Il nostro primo incontro è stato in una giornata autunnale,ricordo quel pomeriggio come se fosse ieri. Io come sempre ero in compagnia di Taehyung per la solita sigaretta pomeridiana,prima di iniziare di nuovo il corso di chitarra elettrica,una nuova passione che avevo coltivato da poco e che ho intrapreso anche al di fuori della scuola.Non ti avevo mai notato prima,fino a quell'istante,quando per sbaglio avevi urtato la mia schiena per la corsa fatta,ero così furioso che mi stavo girando per dirtene quattro,ma la tua dolce voce mi ha fermato,ti sei scusato presentandoti, preoccupato di avermi recato qualche ferita,ma io non risposi subito a quella domanda,ero colpito dal tuo aspetto delicato e perfetto,ma tutto durò poco visto che tornai al presente e l'unica cosa che ti ho detto prima di allontanarmi e stata "Sto bene addio", lasciandoti lì per non voler continuare una conversazione e pensando che non mi serviva per niente rimanere un secondo in più con una persona di cui non avrei avuto a che fare,peccato che non avevo calcolato che dopo quel piccolo incontro,la tua immagine non ha lasciato neanche un secondo la mia mente e che quello era solo il primo dei tanti nostri prossimi incontri. Ero un ragazzino ribelle,amavo avere un look sempre perfetto, soprattutto giacche e guanti di pelle,jeans strappati,capelli laccati e a volte i capelli legati in un piccolo codino, tutto questo rappresentava a pieno il mio stile,invece per quanto riguarda il mio carattere,ero una persona decisa in quello che facevo e dimostravo,alcuni lati del mio carattere erano sconosciuti a molti per mia volontà,non mi aprivo subito con chi non avevo a che fare. Poche sono le persone a me care,che mi hanno conosciuto veramente per quello che sono,tu sei una di quelle hyung. Non ti avevo più visto ormai da giorni,di te sapevo solo il nome e credevo ormai che dovevo togliere la tua immagine dalla mia mente,non potevo pensarti,non era assolutamente da me, infatti per distrarmi ero uscito con Taehyung. Per messaggio mi aveva informato dell'apertura di una nuova libreria di Seul,visto che lui amava profondamente leggere libri di ogni genere e voleva che facevo la conoscenza del suo nuovo amico Jhope,un ragazzo molto solare e unico. Appena attraversata la porta principale trovai un ragazzo dai capelli rossi con un sorriso contagioso, sicuramente era Jhope,ma non era solo perché qualcuno al suo fianco era impegnato a riposare. All'improvviso mi appare ancora davanti agli occhi la tua figura stanca e non nego di aver chiesto a me stessoo il perché,ma scosso da un qualcosa spostai subito il viso dall'altra parte, non potendo dimostrarmi curioso o preoccupato nei tuoi confronti. Quella sera ti eri di nuovo presentato e avevi approfondito molte tue informazioni, scoprendo che vivevi a pochi passi da me,da un paio di giorni e che adesso lavoravi come impiegato in questa libreria per pagare gli studi di danza classica. Ti avevo guardato e ammirato per la gioia delle tue parole,anche io con la musica riuscivo ad essere felice e a mio agio e quella scintilla nei tuoi occhi era la prova del tuo amore per quella disciplina,lasciandomi anche senza fiato appena ti eri voltato verso di me,con i tuoi occhi intensi e dolci,che si armonizzavano alla perfezione con tutto il tuo viso. A partire dal tuo incarnato,al tuo piccolo e delicato naso e alle tue labbra, alla vista carnose e rosse,avevano l'aspetto di due petali di rosa appena sbocciate,morbide e delicate al tatto,visto che ho avuto l'onore di provarle tra lei mie in più occasioni,anche se di nascosto. Avevo sfiorato le tue labbra di nascosto durante il compleanno di Jhope,avevi perso al gioco della bottiglia e dovevi riceve la tua penitenza, cioè chiuderti in una stanza e aspettare la persona sorteggiata per farti baciare e senza farlo apposta la bottiglia si era fermata ai miei piedi. Giunto alla tua stanza,ti osservavo ed eri così tenero seduto in quel piccolo letto, bendato da un piccolo foulard e a coprire il tuo corpo un piccolo maglione color beige per proteggerti dal freddo della finestra aperta. Non ti eri accorto della mia presenza,fino a quando con scatto,chiusi la finestra e ti avevo preso per un fianco. La tua espressione era adorabile,le tue labbra formavano una piccola "o" forse sorpreso dalla mia presa,eri curioso di sapere chi ti avrebbe rubato un bacio,ma non te lo lasciai fare perché fermai le tue mani,unendole con le mie in una delicata stretta per non farti male e senza paura avevo annullato la distanza tra noi in un piccolo bacio. Mi allontanai consapevole che quel contatto non mi era dispiaciuto per niente,le tue labbra sapevano di cocco,sapore dato dal tuo burrocacao,era stato indimenticabile,tanto da volerne assaggiare ancora e ancora e forse tu lo avevi percepito, perché dopo qualche minuto che mi sono allontanato,avevi unito di nuovo le nostre labbra in un bacio a stampo e mi hai sussurrato "Voglio baciarti ancora",questa frase mi aveva letteralmente mandato il cervello in tilt e come d'istinto avevo seguito il richiamo delle tue labbra,con dolci e veloci tocchi da parte di entrambi. Le tue labbra con le mie erano un'unione perfetta e sublime,che avrei riprovato volentieri. Ero consapevole che più sapevo altri tuoi aspetti e più ero curioso di saperne degli altri,non volevo ammetterlo,ma da quel giorno ignaro del fatto che ti avrei rivisto più volte eri il mio pensiero fisso. Non abbiamo avuto subito una conversazione,visto il mio distacco, perché pensavo che avendoti lontano sarebbe stato meglio per entrambi,ma non avevo verificato che i nostri incontri erano più frequenti,anche dovuti al nuovo gruppo di uscite che ci accomunava, ricordo che dopo qualche uscita ti eri avvicinato a me per parlarmi. Ti eri presentato davanti a me con un piccolo cappotto lungo a coprirti dal freddo e mi avevi solamente sussurrato un ciao e un piccolo sorriso e come sempre mi ero perso a guardarti,non lo avevi mai dedicato a me quel sorriso e sentivo una gioia improvvisa, ripensando che non sarebbe stata l'ultima volta. Tutto era iniziato da una ciao che avevo ricambiato in tutte le uscite,non parlavamo molto all'inizio,ma per me era già tanto poter sentire la tua voce per pochi attimi,poi più avanti tutto si era evoluto migliorando,dal semplice ciao avevamo scambiato qualche conversazione e pian piano stavo facendo la tua conoscenza di un ragazzo molto timido e dall'amino gentile,che poche persone hanno. Ti eri avvicinato a me sempre,anche per chiedermi l'orario, sapendo perfettamente che avevo un orologio al polso che ogni tanto controllavo e la cosa non mi dispiaceva per niente,il tuo continuo provarci e cercare di instaurare un piccolo rapporto di amicizia con me,mi aveva scaldato il cuore e questo valeva anche per me,ero così stupido a voler dare ascolto solo al mio carattere da duro e non volerti conoscere ed era ormai troppo tardi negare di volere la tua presenza ovunque e di potermi aprire nei tuoi confronti. Le uscite passavano,gli attimi insieme erano lunghi e piacevoli,ma nell'ultima settimana tutto era cambiato,eri un pó distaccato da tutti,non uscivi più frequentemente e a lavoro ci andavi poche volte, l'unico luogo in cui ti vedevo spesso era all'entrata di scuola,in cui accompagnavi con la tua auto Jhope per ritornare a casa. Mi mancava la tua presenza e forse avevo paura di aver sbagliato con te,ero preoccupato e non poco,mi mancavano le nostre chiacchierate,i nostri sorrisi e sguardi, tutto di te,ormai ero innamorato,anche se tu mi vedevi solo come un amico forse la speranza di piacerti c'era anche dopo quel bacio e mi domandavo se avevi mai capito che ero io l'artefice del tuo primo bacio. Provavo a parlarti,ma era impossibile,quello che mi lasciavi era un misero saluto per poi scappare,la situazione non andava per nulla bene,se ero io la causa di questo allontanamento volevo sapere la verità,avevo bisogno delle tue risposte. Senza aspettare ulteriormente,il giorno dopo,appena uscito da scuola presi il tuo polso portandoti al salice che si trovava dietro la scuola,non avevo risposto alle tue seguenti domande su dove ti stessi portato,non ero in me e la paura che ero la causa di questo comportamento mi annebbiava ancora di più la mente.
"Hyung perché mi eviti? Se sono io la causa dillo,ma ti prego non allontanarti"dissi con calma guardandolo notando il viso segnato dalle lacrime,a quella vista il mio cuore si strinse addolorato.
"No Jungkook non sei tu la causa, scusami se ti ho fatto preoccupare"mi avevi detto stringendoti al mio petto, è la prima volta che ti sfogavi davanti a me e senza pensarci ti stringo forte. Non ero io la causa del suo malessere,ma perché avevi allontanato tutti,cosa nascondevi?. Avevo chiesto anche a Taehyung e Jhope,ma loro non sapevano nulla, preoccupati ulteriormente dal tuo improvviso cambiamento.
"Jimin io sono qui,se vuoi parlare sono sempre pronto ad ascoltarti,come i ragazzi. Eravamo tutti preoccupati e adesso che so che non sono io la causa mi rallegra hyung,non avrei mai accettato il fatto di averti ferito in alcun modo"
"Jungkook sei una persona speciale,non te l'ho mai detto,pensavo che a volte non ti stavo simpatico,visto che all'inizio eri distante,ma quando ho provato a parlarti ho scoperto che sei un libro sempre aperto Jungkook e non posso fare a meno di volere la tua compagnia,sono così felice di aver conosciuto molti tuoi aspetti e di poterti ancora osservare per un'ultima volta, perché devo ricordarmi per sempre del tuo viso".
Senza volerlo una lacrima di gioia mi scende sul viso,ero così felice delle tue parole, perché per me era lo stesso,da quando ci sei tu tutto era particolarmente magico. Non mi sono mai sentito così prima di allora con nessuno,tu avevi un posto speciale nel mio cuore,anche se non lo sapevi, che prima o poi ti avrei rivelato i miei sentimenti. L'unica cosa che mi aveva invece turbato erano le tue ultime parole,ero super preoccupato.
"Hyung cosa intendi con osservarmi un'ultima volta?"dissi prendendo le tue mani tra le mie per stringerle come conforto.
"Jungkook ti racconterò tutto per filo e per segno però voglio che sia per adesso solo un nostro segreto.Tutto è iniziato dalla settimana scorsa,ero a lavoro e stavo posando i libri di Taehyung e miei occhi si erano stretti dal dolore,provavo un forte bruciore che aveva peggiorato la situazione. Mi ero recato in bagno per sciacquarmi la faccia e trovai tutti i miei occhi rossi e non riuscivo neanche più a vedere bene la mia figura,vedevo tutta la mia sagoma sfogata,ma era accaduto tutto in pochissimo tempo e ad una gran velocità. Il giorno dopo l'unico pensiero che avevo in mente era quel dolore,mi aveva segnato del tutto,facendomi preoccupare più del dovuto e quindi prenotai una visita dal mio dottore di fiducia. Ricordo ancora l'ansia che avevo in tutto il corpo quando sopra quel lettino freddo d'ospedale il medico mi aveva visitato e la sua faccia non prometteva nulla di buono. (Dottore:Signor Park,dalle analisi non abbiamo subito capito il problema,ma adesso è più chiaro,anche grazie anche a dei controlli dall'oculista,lei soffre di una malattia agli occhi,che purtroppo porta pian piano alla più completa cecità.I dolori che ha provato sono i primi sintomi di questa malattia. La sua vista non se ne andrà prima di qualche mese e proverà solo numerosi dolori che porteranno ad una vista a tratti sfogata. Parlerò con il medico che ti seguirà,dovrai fare una terapia e dei controlli ogni due settimane,così che possiamo alleviare i forti sintomi della malattia. Per prima cosa non avere contatto con fumo o tessuti che portano fastidio all'occhio e per sicurezza se hai una ricaduta chiamami e ti verrò subito a prendere e un caso particolarmente delicato e ho bisogno della tua collaborazione.)Non volevo crederci mi era caduto il mondo addosso,numerose lacrime solcavano il mio viso,l'unica cosa che volevo era uscire da quello studio il prima possibile,credevo di essere in un sogno,ma più toccavo la mia guancia e più ero consapevole che era tutto vero e che avrei affrontato da quel giorno mi aspettava una nuova vita completamente diversa. Ero consapevole di non poter fare più nulla e la paura si era impossessata di me. Jungkook sarai al mio fianco,anche se tutto cambierà?"
"Si hyung,non ti lascerò più andare via, sarò al tuo fianco e ti curerò da ogni tuo malessere"

/Fine 1° parte/

Heyy ciao a tutti,questa è la prima parte di questa storia spero vi piaccia!! Sarà una storia breve,con lunghi capitoli che parlerà principalmente di questa lettera indirizzata a Jimin. La malattia agli occhi di Jimin,esiste veramente,si chiama"uveite",non mi sono sentita di mettere tutti sintomi, ma solo quelli più importanti come la vista sfogata, arrossamento degli occhi,la perdita completa della vista e le terapie che si posso effettuare.Se avete dubbi o altro sono qui✨♥️ by rosa~
Scusate gli errori,se ne vedete alcuni potete contattarmi~

💌Una lettera per te💌 KookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora