1

1.2K 46 4
                                    

-tu coso vieni qua- disse jimin all'uomo davanti a lui inserito nella  fila di altri candidati

come stato chiesto, lui educatamente fece un passo in avanti aspettando un qualsiasi segnale dalla figura minuta ma allo stesso tempo dominante davanti a lui

-ho scelto, tu sarai il mio nuovo bodyguard, avrai già letto il contratto quindi non mi dilungo- così facendo in risposta ricevette un cenno con la testa

jimin si fece strada per andare dalla sua macchina aspettando che l'uomo dal nome ancora ignoto gli apra la portiera, azione che non tarda a venire

ed eccoli lì faccia a faccia entrambi a scrutarsi, -come ti chiami?- disse senza togliere la sua bella figura composta anche se dentro sentiva un che strano, non lo capiva il motivo

-jungkook signore- la sua voce fece venire un brivido lungo tutta la spina dorsale del ragazzo -chiamami signorino Park grazie-

dopo quella breve conversazione la macchina si fermo davanti a una villa immensa

entrambi senza trasparire emozioni entrarono -signorino Park- richiamò il più piccolo solo di età

jimin si permise di scrutare interamente il corpo di jungkook, era bello tonico, adatto al lavoro che doveva svolgere, i pantaloni neri gli fasciavano alla perfezione le sue cosce mozza fiato, con la sua camicetta nera mezza sbottonata e i capelli corvini leggermente ondulati non troppo lunghi

-mi dica- sospiro mentre mi levo la giacca e gliela porgo

prima di parlare anche l'altro dei due si permise di guardare per bene la persona davanti a sé, una figura davvero minuta in confronto alla sua, capelli biondi, pelle candida, insomma... una figura estremamente eterea e angelica, ma c'era un particolare che lo incuriosiva, il suo sguardo vuoto, quasi assente, come se lo prendessi anche solo per mano si potesse rompere

-allora?- chiese jimin non avendo ricevuto risposta, il corvino si riprese dallo stato di trance e si schiarì la gola -potrei sapere dove si situerà il mio alloggio?- finalmente parlò

jimin trovò la domanda inutile e non rispose, era chiaro che dovesse seguirlo ovunque quindi anche la notte doveva rimanere di guardia

mise le ciabatte e si incamminò verso la sala dove avrebbe mangiato lasciando il povero ragazzo all'entrata della villa imbacuccato

appoggiò il capo che aveva in mano al suo posto e raggiunse il ragazzo dalla figura minuta

dopo cena, vista la tarda ora jimin si incamminò verso la propria stanza dopo aver fatto vedere quella di jk esattamente difianco la sua e scomparve

jungkook non ha mai avuto un sonno pesante, anzi, anche solo il minimo rumore di uno scricchiolio poteva farlo svegliare

dopo essersi sistemato per bene, mise solo i pantaloni di una tuta grigi e si stese per poi, qualche ora più tardi addormentarsi

d'altro canto jimin in piena notte si svegliò dopo un'altro incubo accattivante solito fare, sangue, morti, lacrime..... ciò che lo tormentava

tutto sudato e con i capelli spettinati si asciugò le dolci gocce bagnate che rigavano il suo volto, si alzò per andare a prendere un bicchiere d'acqua, ma maldestramente inciampo e lo fece cadere frantumandolo

jungkook appena sentito il trambusto nel freddo silenzio della notte si alzo di scatto e piombò nella stanza dell'altro, ritrovandolo in condizioni che per lui erano eteree "lo vorrei fare mio" gli passo per un secondo nella mente ma scaccio via subito il pensiero chinandosi per accertarsi che stesse bene

jimin vedendo il ragazzo a petto nudo cercò di rimanere il più impassibile possibile anche se le sue guancia lo tradirono prendendo un colore rosso intenso

-signorino Park sta bene?- si sentì chiedere al che cedette e appoggio la sua testina al petto del corvino che lo guardò confuso

jungkook lo prese in braccio a mo di sposa e lo stese sul letto senza ricevere risposte -vuole che me ne vada?- disse pensando di essere d'impiccio

se ne stava per andare quando sentì una manina tirare il tessuto dei propri pantaloni e si fermo girandosi -r-resta qui- chiese jimin rannicchiato su se stesso, era minuscolo agli occhi dell'altro

annuì, e dopo aver avuto il consenso dal maggiore si stese accanto a lui addormentandosi

il mattino seguente incredibilmente fu jimin a svegliarsi per primo, era letteralmente sopra il corpo del corvino e si imbobilizzo

assunse uno sguardo assassino e si innervosì, odiava farsi vedere debole agli occhi delle persone e stava valutando l'idea di far uccidere il ragazzo sotto di lui ma si trattenne non avendo voglia di andare a scegliere altra gentaglia

jungkook nel mentre si svegliò e sentendo una calda presenza su se stesso la abbraccio percorrendo con le mani le sue curve

all'improvviso sentì un colpo diretto sul suo naso ormai sanguinante, aprì gli occhi di scatto e riconoscendo la sagoma si butto giù dal letto tenendosi il naso -mi scusi signorino Park- jimin con aria incazzata andò nel bagno della propria camera sbattendo la porta, mantenendo però sempre un'aria composta

jungkook dopo questo indesiderato risveglio tornò in camera sua incrociando lo sguardo con una cameriera sentendola squittire e fissarlo

entrambi si vestirono, jungkook non si mise nulla di strano, semplici pantaloni neri con una camicia bianca mezza sbottonata come sempre

jimin invece decise di sgravare un po' mettendosi dei pantaloni attillati che gli fasciavano perfettamente il culo e un maglioncino bianco

il corvino appena vide l'abbigliamento del biondino deglutì, "cazzo che culo, mi verrebbe voglia di... ok no tutti calmi"

-dobbiamo andare da un amico di famiglia- si sentì dire con tono ancora arrabbiato da jimin e  annuì subita stante

appena arrivati davanti a un'altra villetta suonò e comparve uno strano ragazzo che saltò letteralmente addosso al biondino, prendendolo in un abbraccio ricambiato con una sonora risata "e questo mo chi cazzo è"

||BODYGUARD-jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora