party

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21 maggio 2016

Roma, Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté

"Mon" disse Claire scuotendomi la spalla "Mon guarda" e mi piazzò davanti al naso, forse con fin troppa foga, lo schermo del suo cellulare.

Le presi il polso e scostai con delicatezza il display dal mio viso, in modo da poter leggere ciò che c'era scritto sopra.

 Gentile sig.na Bertrand,

È con mio grande piacere che le comunico che Lei è invitata a prendere parte alla festa di saluto prima del mio pensionamento tenuta dal sottoscritto in data 23 maggio 2016.

L'evento si terrà presso la Villa Veientana, in Via di Quarto Annunziata, 45.

Nella speranza che Lei si presenti all'evento, le auguro un buon proseguimento di giornata.

Cordiali saluti,

Prof. Rusticali.

Il professor Rusticali era il nostro insegnante di regia, il corso di specializzazione che io e Claire frequentavamo da circa sei mesi alla Scuola di Cinematografia con altre quattro persone. Ci aveva già anticipato la notizia del suo pensionamento in classe, parlandoci anche di una piccola festicciola che avrebbe tenuto per salutare i suoi studenti e colleghi. Aveva detto che ci avrebbe invitato tutti, nessuno escluso, perché "siete una classe piena di talenti a cui non avrò l'onore di insegnare, ma vi voglio ugualmente presenti, come se foste stati miei alunni per tutto il corso".

"Hai letto?" mi chiese con entusiasmo la mia amica.

"Si! Sono contentissima per te!" risposi stringendola in un forte abbraccio.

"Che strano che tu non sia stata invitata però!" replicò lei sciogliendo l'abbraccio.

"Il professore avrà avuto i suoi motivi" dissi alzando le spalle "comunque mi dovrai raccontare tutto, dalla prima all'ultima cosa che avverrà a questa festa" esclamai concitata, cercando di cambiare discorso.

"Certamente! Sono così contenta di essere stata invitata, non ci posso credere" rispose lei. 

Le sorrisi e lei ricambiò.

"Andiamo a casa? È la mezza e io comincio ad avere fame" chiesi, subito seguita da un languore che proveniva dal mio stomaco.

"Lo sento" disse Claire ridendo e indicando la mia pancia "comunque a me va bene, tanto le lezioni le abbiamo finite" e si alzò con un piccolo scatto dalla sua seggiolina in legno dipinta di un verde menta sbiadito, superandomi. Mi alzai a mia volta e la seguii fino all'uscita dell'aula magna. 

Uscite dall'edificio, prendemmo un tram che ci portò quasi immediatamente a casa nostra, in Via Cristoforo Colombo. 

Io e Claire vivevamo in un modesto trilocale non lontano da dove studiavamo. Visto che entrambe non avevamo abbastanza soldi per pagare l'affitto mensile avevamo deciso di dividerlo con altre due ragazze, Alice e Scarlett.

Entrai in casa seguita da Claire, che chiuse la porta subito dopo. Attraversato il minuscolo corridoio aprii la porta della cucina, che noi utilizzavamo anche come sala da pranzo visto lo spazio limitato. 

"Buongiorno!" dissi quasi urlando alle mie coinquiline. Appoggiai lo zaino Eastpak bianco panna accanto all'appendiabiti. 

"Taci!" mi rispose Alice, tutta intenta a sottolineare l'ennesima frase sul volume di Letteratura Italiana. 

"Ali l'evidenziatore non ti serve per dipingere la pagina" dissi, notando la quantità di frasi importanti che aveva sottolineato. 

In risposta Alice mi fece il verso.

new year's eve // timothée chalamet [ONGOING]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora