mulino bianco

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"Buongiorno!" esclamò qualcuno. Ero sveglia da 1 minuto scarso e mi stavo strofinando gli occhi nel tentativo di vederci qualcosa, quando sentii quella parola sobbalzai e mi domandai chi potesse averla detta visto che ero da sola.

"Chi sei?" chiesi alzandomi di scatto dal letto e aprendo gli occhi. Con mia sorpresa mi ritrovai davanti Timothée che usciva dal bagno "scusami non pensavo ci fossi anche tu, che ci fai qua?" gli chiesi in tono più calmo sedendomi sul letto.

"Non ti ricordi?" chiese lui sorpreso.

"Cosa dovrei ricordarmi?" risposi io ancora più stupita. Lui scoppiò a ridere.

"Ci sei andata giù pesante ieri sera per non ricordarti proprio nulla" proseguì mentre io continuavo a non capire nulla "è impossibile dimenticarsi quelle sette birre che ti sei sgolata, per non parlare di tutti gli shottini". Raggelai, era impossibile che avessi fatto una cosa del genere.

"E cosa centreresti tu?" gli chiesi "Non dirmi che..." continuai pensando al peggio.

"No no, per carità non mi permetterei mai" mi rispose lui rassicurandomi mentre si sedeva davanti a me.

"Ma sei sicura che ieri sera mi sono ubriacata? Mi fa strano, non ho neanche mal di testa". Lui scoppiò a ridere.

"Non ci credo, pensavi che fossi serio?" mi rispose mentre continuava a ridere.

"Ma che ne so sei convincente"

"Sono o non sono un attore?" 

"Sei un cretino, ecco cosa sei" gli dissi tirandogli un cuscino e mi lascai cadere di peso sul materasso portandomi le mani sulla faccia. "Ma quindi seriamente che ci fai qui?" gli richiesi rompendo il silenzio.

"Ieri sera ti ho accompagnata qui dopo le riprese e poi ci siamo messi a parlare, tu eri distrutta, ti sei infilata sotto le lenzuola e in 5 minuti ti sei addormentata. Visto che non mi andava di tornare in albergo a quell'ora ho deciso di stare qui, spero che tu non ti sia offesa" 

Scossi la testa in segno di negazione. "Di che abbiamo parlato? Non vorrei averti annoiato" gli chiesi mettendomi nuovamente seduta.

"Mi hai parlato di quella famosa tutina rossa, del perché la schifi così tanto". 

Gli avevo seriamente raccontato una cosa così importante? "Mi dispiace per quello che ti è successo" mi disse affiancandosi a me e stringendomi con un braccio.

"Figurati, non è colpa tua. Quindi ora sai tutto, la mia famiglia..." gli chiesi lasciando la frase in sospeso, lui annuì. Annuì a mia volta, poi con uno scatto mi alzai in piedi.

"Dobbiamo andare a fare colazione" esclamai cercando di cambiare discorso. 

"E io devo andare a pagare il bed and breakfast perché sta notte ho dormito qui" 

"Giusto, vado a cambiarmi e ci vediamo giù alla reception" dissi avviandomi verso il bagno.

Sentii Timothée aprire e chiudere la porta e muoversi a passi svelti verso la reception. Io chiusi la porta del bagno e mi tolsi il vestito, poi presi la polo bianca e i jeans azzurri del giorno prima e me li rimisi. Fissai il vestito per qualche secondo, pensando velocemente alla giornata precedente. Mi spuntò un sorriso ebete sulla faccia, era stato veramente un giorno fantastico, uno dei migliori della mia vita. Poi appallottolai il vestito e lo gettai velocemente nella borsa.

Mi guardai allo specchio e notai che sembravo ancora completamente addormentata, quindi aprii il rubinetto e mi lavai la faccia con l'acqua congelata, nel tentativo di svegliarmi del tutto. Uscii poi dal bagno, presi il telefono dal comodino e mi diressi verso la reception.

new year's eve // timothée chalamet [ONGOING]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora