Due sogni che, ahimè, non si avvereranno mai.
31 dicembre 2020, 23:50.
Caths phone.
Ale: Ma dove cazzo abiti?
23:53
Cath: eh? Che cazzo vuoi?
Ale: santoddio sono a casa tua ma non ci sei, dove diobbono sei? Non potresti essere fuori casa. Con chi sei?
Cath: ma da me che cazzo vuoi? Dici a me che non potrei uscire di casa ma sei fuori dalla tua regione, come cazzo hai fatto ad arrivare fin qui?
23:56
Ale: sono giorni che sono in zona.
Cath: buon per te, divertiti, io sono da unamica.
Ale: dove? Cath, veloce, ti prego. Devo dirti una cosa.
Cath: che vuoi lasciarmi? Sono passati mesi, lho capito da sola, grazie.
Ale: Cath, no. Ti prego.
23:58
Cath: solo perché mi fai pena. *invia posizione per 15 minuti*
end Caths phone.
Erano le 23:59. Cath, i genitori, il fratello, e gli amici erano dentro casa, in procinti di uscire entro una manciata di secondi. Cath indossava un vestito nero, aperto sulla schiena, senza maniche ma sorretto da dei fili di tessuto abbastanza resistenti, niente reggiseno, un paio di calze nere, un paio di tacchi neri, dallaria raffinata. La collana argentea, rappresentante la luna e una stella, tempestata di diamantelli regalatagli da un amico qualche anno prima era appesa al suo collo. Le ciglia corte erano rese più lunghe dallunione di mascara e piegaciglia, il colore dei suoi occhi circondati di nero risaltava e essi si illuminavano alla luce della luna. Le labbra carnose colorate di nero, come le sue unghie, un colore che le donava parecchio.
23:59
Caths mind: chissà che cazzo voleva quel coglione, dimentichiamocene.
Usciti, iniziarono il countdown.
20
19
18
17 Cath, vedendo un ragazzo mai visto avvicinarsi saltò il numero, ma pensando fosse un vicino continuò il countdown.
16
15
14
13
12 il ragazzo si avvicinava a lei
11
10
9
8
7 era davanti a lei, e la guardava negli occhi, lui più alto di una decina di centimetri. Li stavano tutti guardando, contando.
6 Cath: aancora 5 secondi, cosa vuoi fare?
3
2 Cath: due
1 le prese velocemente il viso tra le mani e la baciò con passione, facendo scivolare le mani sui suoi fianchi.
00:00:10
Cath: zero.
Si stavano ancora guardando negli occhi, quando lei si girò e tornò dentro casa.
Ale la seguì.
Ale: hai le mani fredde, hai freddo?
Cath: se mi conoscessi lo sapresti.
Ale: mi guardavi preoccupata, quasi avessi paura, o perlomeno come se non te lo aspettassi.
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It's film mentali time
FantasyIn un pianeta, in un continente, in uno stato, in una regione, in un paesino sperduto tra le montagne di una delle 20 regioni italiane (spoiler: è il Trentino la regione in questione) vive una ragazzina con gravi problemi psicologici (ossia io, col...