LA PARTENZA

65 13 14
                                    

Erano le 5:00 di una comune mattina invernale a Londra, e il Signor Wilde si era recato in cucina per fare colazione. La valigia gialla che lo aveva sempre accompagnato nei viaggi di lavoro,era pronta già dalla sera prima e non restava che partire.
Le urla dell'amico provenienti dal giardino,gli avevano fatto capire che era in ritardo, così prese il cappotto e aprì la porta. Appena varcata la soglia,sentì una folata di vento gelido che lo fece rabbrividire,ma si ricordò di voler apprezzare ogni aspetto della città,siccome non avrebbe potuto viverci per diversi mesi.
Il viaggio per arrivare all'aeroporto sembrava essere durato pochi minuti;perché i pensieri che invadevano la sua mente lo avevano distolto dalla realtà o forse perché la valanga di raccomandazioni dell'amico, lo avevano portato a dormire tutto il tempo.
Una volta arrivato, stranamente in orario,scese dalla macchina e senza pensarci strinse l'amico in un abbraccio forte e caloroso. Comportamento insolito per il Signor Wilde,che sbalordì lui stesso e chi era avvolto tra le sue braccia.
I due amici non parlarono e non piansero come la maggiorparte delle persone, vedendosi allontanare persone care;a loro non serviva tutto ciò. Un insieme di sguardi faceva intendere quello che volevano si intendesse.
Il richiamo del volo fece incrociare i loro sguardi che si persero tra la folla ,un'ultima volta.
Al termine dei controlli,il Signor Wilde salì sull'aereo che per lui era diventato come una seconda casa e ormai non lo spaventava più. Non pensava al fatto che potesse aver dimenticato qualcosa, o alle peggio cose che potevano accadere ,semplicemente aprì il suo libro e si rifugiò in quelle pagine invase da disegni e descrizioni di opere d'arte.
A fianco a lui vide una giovane donna,con un abito lilla ornato di pizzo e degli orecchini pendenti. I capelli le toccavano dolcemente le spalle con grandi boccoli color oro, gli occhiali appoggiati sulla punta del naso erano troppo grandi per il suo viso minuto. La pelle bianca e i suoi occhi nocciola intenti a leggere le notizie del giorno sul quotidiano " Die Welt" ,lasciavano intendere che non si trattasse di una donna italiana. Al Sig. Wilde la sua bellezza parve un capolavoro,così decise di ritrarla. In bianco e nero con la matita comprata durante il suo ultimo viaggio a Stoccolma, in una cartoleria sulla riva del fiume Morr. Non appena la donna si allontanò dal suo posto a sedere, Wilde ne approfittò per infilare il ritratto nella tasca esterna della borsa.
La prima tappa del viaggio era terminata. Le Hostess avvisarono l'arrivo e come se non aspettasse altro Wilde scese dall'aereo dirigendosi al ritiro bagagli. Si sentiva sempre così. Il cuore batteva forte e mille pensieri si impossessavano della sua mente. Per fortuna,anche questa volta, la vide arrivare:la sua preziosa valigia gialla.
Non gli restava che attendere il volo che lo avrebbe finalmente portato a Firenze.

La valigia scomparsa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora