Passarono minuti, ore...ma l'aereo non era ancora arrivato ed erano tutti spazientiti.
Qualche ora dopo, le persone in attesa,ricevettero un annuncio che sbalordì tutti:"Purtroppo l'aereo che doveva essere qui oggi ha subito un grave incidente, non lontano da qui è presente un hotel dove potrete alloggiare per questa notte, in attesa che si risolva tutto.Ci scusiamo per il contrattempo e vi auguriamo un buon proseguimento di giornata."
Il Signor Wilde era l'unico a non essere spaventato, piuttosto arrabbiato siccome sarebbe dovuto arrivare a Firenze, per consegnare il dipinto alla galleria d'arte e alloggiare qualche mese nella città.
L'hotel era molto piccolo e malridotto, il cibo non era dei migliori e tantomeno la pulizia delle camere.
Una volta entrato gli venne assegnata la stanza numero 17. Era stretta, sporca, con un letto rotto a disposizione e l'acqua che usciva dalla doccia era fredda come l'atmosfera presente nei corridoi. Difficile crederci, ma quella del Signor Wilde era anche una delle migliori!
Sospirando capì il perché del basso costo e si mise a disfare i bagagli, con la speranza che la mattina seguente sarebbe riuscito a prendere il volo tanto atteso.
Non gli era mai capitata una cosa simile, eppure città e hotel ne aveva visitati tanti. Cercando di non pensarci troppo si diresse verso la sala per cenare,dove ad attenderlo c'era un piatto di pasta in bianco, con il quale dovette soddisfazione il suo senso di fame.
Erano le 10:30 ma non riusciva ancora a dormire. I cigolii di porte che si aprivano e gocce d'acqua continue che cadevano da rubinetti rotti non gli permettevano di prendere sonno.
La mattina seguente nonostante non avesse chiuso occhio,si svegliò presto. Gli mancava la sua solita colazione a londinese: bacon, uova ben cotte e pane tostato. A disposizione però, c'erano solo delle fette biscottate con il burro.
Dopo essersi preparato si diresse speranzoso verso l'aeroporto. Cattive notizie lo attendevano, non erano presenti earei disponibili per il volo e quindi non poteva partire.
Arrabbiato più che mai; sbattendo i piedi perterra, ma deciso a mantenere il controllo, entrò nell'hotel dove dovette disfare ancora una volta i bagagli.
Pagò per alloggiare un'altra notte, sperando fosse l'ultima trascorsa in quello che sembrava un incubo.
Il pomeriggio stanco per quello che era accaduto, non chiamò il suo amico o i suoi parenti per avvertirli. Era sicuro che ne avrebbero parlato i notiziari e che non avrebbe avuto senso,lui era seccato, ma stava bene.
La mattina seguente un taxi bianco, lo accompagnò in aeroporto.
Arrivato, il signor Wilde chiese al taxista di porgergli la sua preziosa valigia gialla. A un tratto il giovane uomo sbiancò in volto:il bagagliaio era vuoto.
Era certo di avergli chiesto di caricarla con la massima attenzione! Ora però, non c'era tempo per preoccuparsi di chi fosse la colpa, bisognava trovare il bagaglio e con lui il suo prezioso contenuto.
STAI LEGGENDO
La valigia scomparsa.
Mystery / ThrillerUn artista di grande fama,parte per lavoro dirigendosi a Firenze,ma il ritardo dell'aereo causa molti problemi. La valigia con all'interno un dipindo di milioni di euro scompare,e resta All'artista improvvisatosi detective,capire dove è nascosta.