Io qualche volta ci penso, mi fermo a riflettere, ed arrivo ad una conclusione.
Non sono e non sarò mai nessuno.
Cioè, capiamoci, non perchè non voglia, sarei un'ipocrita a non voler essere conosciuta, ma perché semplicemente non avrei niente per cui essere conosciuta o ricordata.
Non so fare nulla, sono grassa, brutta, a malapena arrivo a fare metà flessione e dopo una rampa di scale sono morta a terra col fiatone.
Figuriamoci che una volta, andando a trovare un'amica che abita al 7 piano di un condominio senza ascensore, appena sono arrivata in cima, sono usciti i vicini allarmati pensando che fosse arrivato Darth Vader.
Però continuo comunque a pensare a una qualità, e nel cervello ho solo le palle di fieno, quelle dei film brutti tipo i cine panettoni, che fanno capire che in quel momento non c'è nessuno, è tutto vuoto, c'è il nulla insomma.
Poi, la sera, magari mi metto in cucina, sola con la borsetta dell'acqua calda con sopra stampato un tenero gattino sgorbio da 3€ dei cinesi, e il pigiamone rosa in pile con sopra gli orsacchiotti che per dire se davanti a me ci fosse Rocco mi manderebbe a fare in culo per quanto sono inchiavabile, e provo pure, non so, a recitare qualche monologo di quelli ricchi di sentimento.
Che poi, parliamoci chiaro, quando esce dalla mia bocca pare essere una di quelle sceneggiature brutte, scritte malissimo e senza senso di qualche film porno amatoriale, che guardi giusto perché hai visto ogni altro video esistente, e dopo che anche Bill Gates ti ha perculato, o forse sì è preoccupato davvero, facendoti recapitare a casa un buono omaggio per una operazione per tunnel carpale.
E poi, dio mio, non parliamo di quando provo ad allenarmi e all'inizio dell'allenamento ho l'applicazione che uso per vedere che esercizi fare che mi chiede se fossi seria, e che, se rispondo di sì, fa partire la chiamata al 113 e subito dopo al 118, perché pensa che mi abbiano rubato il telefono o che io sia caduta dalle scale battendo la testa ed ora non sia più lucida.
Ma soffermiamoci un attimo, visto che secondo me questo è uno dei punti fondamentali, su quando provo a mettermi a dieta.
Sapete il tipico "da lunedì dieta" oppure il "basta, da domani dieta" detto mentre ci si strafoga di biscotti o, nel mio caso, di taralli.
Bene, quando ci provo, intanto mia madre mi percula, perché già sa come andrà a finire, e poi ci si mettono anche i nonni, gli zii, i parenti che non vedi dal 15/18 che fanno magicamente gli anni il giorno dopo che decidi di iniziare, e, siccome vai all'alberghiero, pare male che non prepari una torta o una crema o un opossum al forno.
Poi vabbè, sommiamo i tre anni di chitarra che hai fatto e di cui ricordi solo "tequila" la fottutissima canzone delle gocciole, che ogni tanto spolveri cercando di fare il figo e cercando di imparare, ma finisci per tranciarti un dito con le corde arrugginite.
Poi sommiamo i 3 mesi di danza di cui mezzo passo non ti viene in mente, ma per fortuna hai fatto il grest ed almeno 1 bachata, 1 salsa e 1 Cha Cha Cha da usare in caso di necessità lì sai, per non parlare delle canzoncine per bambini di cui conosci tutti i passi ma che ovviamente non ballerai mai perché puntualmente quando li fanno per animare le feste cambiano ogni passo e quindi ti attacchi.
A ma aspetta, ho fatto anche quel corso di canto pomeridiano a scuola... Ah no, anche lì mi hanno detto che non posso cantare perché le mie corde vocali fanno schifo ed ho i "noduli"... Che poi cosa cazzo sono sti noduli io non l'ho ancora capito, so solo che per farmeli controllare mi hanno messo un coso lunghissimo dal naso fino alla gola che "il tampone per il covid" gli fa una pippa.
*No, Rocco qui non c'entra nulla, lui come detto prima sarebbe scappato alla mia vista*
Ah però raga ho un brevetto di nuoto... Già "scivolo su dorso e scivolo su petto", il più sfigato che ci sia, perfino sotto allo stile libero, mai preso tra l'altro.
Da piccola ero bravissima con gli elastici, sapete quei cosini con cui si facevo i braccialetti? Ecco, io riuscivo a fare un marshmallow in 3D... Poi mi è passata la fissa ed ora non so manco più come si impugna un uncinetto.
Si perché poi ci ho riprovato, ma con la lana, ho comprato 5-6 uncinetti di dimensioni diverse, ma alla fine non sapevo manco fare la catenella e mi sono arresa.
Usavo anche quei cazzilli di plastica che si mettevano su una base con tutti dei spuntoni, si facevano le figure e poi si passava sopra il ferro da stiro e li tiravi via uniti, non ricordo nemmeno il nome, quindi figuriamoci.
Che poi nella mia vita io vado a fasi.
Un giorno sto in fissa con Edoardo Leo, un attore fregno di cui ho praticamente visto tutta la filmografia in una settimana e con cui farei 3 figli se solo lo avessi di fronte, il giorno dopo non ricordo manco come si chiama e inizio a chiamarlo coso che ha fatto il film con coso...
Oppure magari inizio a scrivere una storia, poi mi fermo perché ho un blocco, e appena ho di nuovo l'ispirazione non ricordo manco chi siano i personaggi.
A beh, ma qui ho toccato il tasto più dolente.
La scrittura.
Già perché ovviamente chi legge questo coso adesso non so, si aspettava qualcosa di figo, qualcosa di romantico o con un significato, o magari voleva solo leggere una delle tante parti zozze che metto nelle mie storie, o forse è qui semplicemente perché, come me, non ha un cazzo da fare nella vita oppure si sente un nessuno ed ora è sdraiato a letto a ravanarsi le parti intime mentre scorre con la mano libera e pensa "cazzo ma sono proprio io".
Ecco, tu, persona che leggi e ti rispecchi in quest'ultima descrizione, innanzitutto togli le mani da la sotto e smettila di ravanare perché non è per niente carino, poi beh, piacere, mi chiamo col mio nome (Michelle per gli amici e mic per chiunque perché, come se non bastasse, odio io mio nome completo), ho l'età che avevo l'anno scorso con un anno in più (15, quasi 16 anni), vivo a casa mia (questo col cazzo che te lo dico) e sono un nessuno come te.
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Un nessuno co(me)
HumorLeggi e basta, non rompere le palle. In copertina c'è una carbonara, perché la carbonara attira sempre.