P.O.V Yuki
Sentii dei passi lungo il corridoio farsi sempre più vicino. La porta si spalancò e dietro trovai Hinata con la camicia mezza sbottonata, il nodo delle cravatta sciolto e i suoi capelli che non erano ordinati come il solito, egli non riusciva a reggersi in piedi tanté che dovette appoggiare il peso del suo corpo allo stipite della porta. Emanava un forte odore di alcol. Il mio cuore batteva forte.. ero così spaventato. "Yuki perdonami...ti prego.." implorò sbiascicando le parole per via degli effetti della sbornia "ALLONTANATI!! PERCHE' MAI DEVO PERDONARTI DOPO QUELLO CHE MI HAI DETTO, MA GUARDATI S-SEI U-UBRIACO MARCIO!!" gli risposi trattenendo i singhiozzi. Allora replicò "Davvero, non era mia intenzione ferirti, i-io ci tengo a te" , mi si avvicinò sempre di più ma io spaventato indietreggiai. Non era Hinata, non era più la stessa persona che conobbi mesi fa, non era la stessa con cui andai alla mostra e con cui passavo le mie giornate spensierate. "Se davvero ci tenevi a me non avresti dovuto dire quelle cose, io tengo molto al nostro rapporto , mi sono affezionato a te, ero sul punto di innamorarmi...di te" dissi senza pensarci, non mi ero preoccupato minimamente di ciò che avrebbe pensato in quel momento , guardai come l'aveva ridotto l'alcol, il giorno dopo non si sarebbe ricordato di nulla. Subito dopo rimasi scioccato, Hinata mi abbracciò forte, in quel momento ero diventato troppo vulnerabile ,non riuscì più a tenere i singhiozzi e iniziai a piangere. "Vattene" gli dissi, era troppo il peso da sopportare per me , un'altra persona era entrata nella mia vita e mi aveva fatto soffrire , non avrei più permesso che ciò accadesse di nuovo, stavolta sarei stato più forte. "Yuki ti prego" implorò, " Ho detto di andartene Hinata non farmelo ripetere". Sciolse l'abbraccio, mi guardò intensamente ma io distolsi lo sguardo... come successo alla mostra mi accarezzò la guancia, gli presi le mani interrompendo quel contatto e lo accompagnai sull'uscio della porta, anche se stavo trattenendo con tutte le mie forze i sentimenti che provavo. Mi guardò ancora e a quel punto decisi di guardarlo anch'io , i suoi occhi erano lucidi, pronti a scoppiare in un lungo pianto. Questa volta non mi sarei fermato, sarei stato impassibile davanti a chi mi implora un perdono che non merita . Chiusi la porta, mi girai di spalle e appoggiai la schiena sul legno freddo per poi far scivolare il mio corpo verso il pavimento. Appoggiai la testa tra le gambe e mi lasciai andare per la terza volta in un pianto pieno di tristezza e risentimento. Non avevo più nulla a cui pensare , le mie emozioni erano diventate così intense che tutto il resto non contava più. Allora perché stavo piangendo ? Non era colpa mia, io non avevo commesso nessun errore eppure mi stavo chiudendo in me stesso e soffrivo. Capii che dovevo essere più forte , tirare fuori la forza che non mi contraddistingue ,quella forza che nessuno ha mai visto per stupire tutti. Così nessuno più mi sottovaluterà.
P.O.V Hinata
Mi ritrovai fuori dalla sua porta, mi aveva cacciato senza scrupoli. Come biasimarlo, aveva tutte le ragioni del mondo ...mi sentivo veramente una merda di uomo, con il mio poco tatto avevo fatto precipitare in due secondi la nostra amicizia. Tutte le persone a cui ho sempre tenuto prima o poi si sarebbero allontanate da me per colpa del mio carattere, delle mie insicurezze e della mia immaturità. Mi diressi verso la mia stanza, entrai nel bagno , tutto il vomito di parole che non avevo avuto il coraggio di dire a Yuki ora era diventato vomito vero , rimessi almeno due o tre volte accasciandomi per terra con le mani intorno al w.c. , ero ridotto uno straccio, la parte peggiore di me si era manifestata . Ripensai a lui e a come lo avessi ferito, ripensai al suo viso mentre piangeva abbracciato a me, la sua pelle era così calda sotto al mio tocco che mi fece impallidire. Urlai con tutte le forze che avevo, provavo troppo dolore , dovevo sfogarlo in qualche modo o ne sarei rimasto prigioniero ,le lacrime che invano cercai di trattenere iniziarono a scendere dalle mie ciglia ,poi lungo le mie guance, provai pena per me stesso in quel momento, un sentimento mai provato prima, non so dire se il motivo di quelle lacrime fosse dovuto ad anni di sofferenze o se la sofferenza più grande era quella di vedere Yuki senza il suo solito sorriso stampato sul suo volto, quel sorriso che in qualche modo riusciva a rimettermi in sesto perché non c'era nulla di più bello e dolce . Forse lo stavo amando anche io? forse... ma sapevo che in cuor mio non avrebbe mai funzionato, soprattutto ora che gli ho fatto perdere la fiducia in me . Non avendo più le forze ne fisiche ne mentali, lentamente mi alzai da terra con le ultime forze che mi rimanevano e ancora con l'uniforme addosso mi buttai sul letto, fregandomene di tutto il resto, non esisteva più nulla per me in quel momento. Domani mi sarei sistemato, e sarebbe stato un nuovo giorno ,dovevo sistemare le cose con Yuki e mostrargli il vero me ,il mio cervello pensava e ripensava solo a quella frase "Sono innamorato di te" con queste parole che rimbombavano nella mia testa come tamburi mi addormentai. Durante la notte mi svegliai per uno dei miei soliti incubi, così decisi di andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua fresca per riprendermi dall'angoscia. Dopo aver finito di bere misi il bicchiere nel lavandino, prima di andare via notai nel cestino l'angolo di un pezzo di foglio, sarà un disegno di Yuki supposi. Ma perché lo ha dovuto buttare , mi avvicinai e guardai e notai che era frantumato in tanti pezzi, era il mio ritratto! Non ci potevo credere, "Quel ragazzo mi odiava", pensai tra me e me. Non sapevo più cosa fare o cosa pensare, la mia mente era indecisa ; avrei dovuto farmi forza e provare ancora a chiedere perdono... o era meglio lasciarlo andare, perché come si dice "se ami una persona a volte è meglio lasciarla andare".
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I'm better thanks to you
RomanceHinata Hashimoto, uomo di trent'anni con un passato difficile, trova lavoro presso la residenza Tanaka come maggiordomo. Qui incontra Yuki, un ragazzo amante delle arti di appena diciannove anni. Cosa avrà il destino in servo per loro?