YEONJUN

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Era una sera come tutte le altre, nelle quali, prima di tornare a casa dopo le prove serali di danza, passavi dal tuo amico per aiutarlo a comporre la sua musica o solo per ascoltare le sue creazioni, che ogni volta ti lasciavano senza fiato.

Ti eri trasferita a Seoul da quasi due anni, il primo che diventò tuo amico era proprio Yeonjun, un ragazzo che avevi incontrato nei corridoi della tua scuola.

Yeonjun ha un anno in più di te, è un ragazzo socievole e, secondo te, molto carino.
Era molto popolare a scuola, tutti volevano essere suoi amici perché molto simpatico, ma soltanto poche persone erano, per lui, intime. Tu sei una di queste, forse la più importante.

Suonasti al suo campanello e dopo poco il suo sorriso apparve da dietro la porta.

«Vieni, entra pure!» tu lo soprassasti e ti dirigenti subito verso il suo studio, ormai conoscevi quella casa come la tua da quante volte c'eri stata, infatti per te era come una seconda casa, ti sentivi a tuo agio.
Ti sedesti sul solito divanetto affianco alla scrivania, lui arrivò dopo poco con due lattine d coca cola e te ne passò una, poi prese il computer e si sedette accanto a te con il portatile sulle gambe.
Facevate sempre così: una bibita, della bella musica e buona compagnia.

«Mi fai sentire ciò che hai fatto questa sera?» chiedesti per poi prendere un sorso dalla tua cola.

«Subito, sono sicuro che ti piacerà. Ho fatto qualcosa di più lento, dolce.. Romantico» ti sorrise e fece partire la traccia.

Quella melodia così calma, rilassante e, come aveva detto lui, romantica, ti colpì. Ti colpì perché Yeonjun era solito a comporre canzoni forti, movimentate e decise, mentre quella era proprio l'opposto.

Appoggiasti il mento sulla sua spalla e ti concentrati sul suo viso di profilo, traspostata dalla musica.
Inizasti a sentire le farfalle nello stomaco, le guance arrossarsi e una strana sensazione al petto.

Lui si girò verso di te e sorrise vedendoti così.
Quel sorriso era magnifico. Quel sorriso ti trasmetteva Genuinità, leggerezza e felicità, infatti anche gli angoli della tua bocca si stirarono in un sorriso.

Ti stampò un bacio sulla fronte, tu ti le casti le labbra.
Prendesti il computer e lo spostasti dalle sue gambe, sedendoti poi su di esse.
Le sue mani si posarono sui tuoi fianchi, mentre ti guardava negli occhi, e invece le tue si posarono sulle sue spalle.
I tuoi occhi si chiusero e d'istinto ti avvicinasti di più al suo viso, ma fu lui ad azzerare la distanza tra le vostre labbra, che una volta unite combaciavano alla perfezione.

Un bacio casto, lento, intenso, bisognoso e... Romantico.

ONE SHOT // kpop idolxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora