-Non te lo ripeto più,la prossima volta ti trascinerò di forza giù per le scale come un sacco della spazzatura se non ti alzerai entro tre secondo da questo maledetto letto!- La voce squillante di Giusy risuona per tutta la stanza,ma la mia mente sembra ignorarla,non vuole proprio saperne di alzarsi da qui. Siamo agli inizi dell'estate,ed io sono una ragazza di 17 anni alle prese con la delusione del primo amore;mentre tutte le mie coetanee sono a festeggiare già da giorni per la fine della scuola tra feste private e giornate sulla spiaggia,io me ne sto qui rinchiusa a mangiare pizza e patatine di fronte ad un film a caso del quale neanche ne sto seguendo la trama. La mia mente ritorna su quelle maledette parole"Non ci riesco più,non provo le stesse cose che tu provi per me,non sei abbastanza" e le lacrime cominciano a scendere,è diventata un'abitudine da un mese a questa parte,ormai neanche ci faccio più caso.
Passate circa due ore dal quattrocentesimo tentativo di Giusy nel farmi alzare,decido di avere almeno la decenza di concedermi un bagno caldo e di affacciarmi in giardino e salutare il mio cagnolino,così prima di rintanarmi nel bagno decido di passare per la cucina. Arrivata mi ritrovo mia madre e Giusy a tavolino impegnate in un discorso che,magicamente,al mio arrivo si interrompe di getto. Sono stanca di chi continua a giudicare il mio comportamento,ma ho il potere di scegliere come soffrire o sono gli altri a doverlo fare per me?!
Le sorpasso senza fermarmi,dirigendomi dal mio piccolo Diddy,l'unico essere vivente che in queste giornate riesco a tollerare. Lui non è solo un cucciolo di Amstaff,è una delle cose più belle nella mia vita,lo considero un po' il mio "antidepressivo",specialmente in queste situazioni dove riesce sempre a strapparmi un sorriso.-Stasera c'è la festa di Klaudia- esordisce Giusy alle mie spalle,facendomi prendere un colpo
-Spero che almeno lì tu abbia l'accortezza di venire,sai quanto ci tiene! E soprattutto da quanto tempo la sta organizzando..perciò ti prego,Mich. Fai uno sforzo almeno per lei!- continua guardandomi con quel faccino innocente che,detto tra noi,proprio non le si addice.
Con una faccia rassegnata,ma cosciente della veridicità del suo discorso,accenno un sì forzato con la testa. Klaudia è una mia grande amica,e anche se Giusy non me lo avesse ricordato,mai le avrei fatto questo torto,lei ama le feste ed ognuna da lei organizzata è sempre un gran successo,questa però è la sua festa prima della partenza per l'anno all'estero come ragazza alla pari,percui non potrei mai deluderla con una mia assenza.
L'unico "piccolo" dettaglio,è che lì ci sarà anche lui. Jake. Il ragazzo che mi ha letteralmente preso il cuore e fatto a pezzi con le sue stesse mani,e sappiate che per una come me,che generalmente ha sempre spezzato i cuori degli altri ma mai il suo,è un'eccezione che non so assolutamente gestire.
-Verrò qui fuori con Derek ed un suo amico,mi passano a prendere per le 19:45,perciò alle 20 in punto fatti trovare pronta!- esclama Giusy con un sorriso che quasi mi acceca,per poi aprire trionfante la porta di casa richiudendola alle sue spalle.
Salgo lentamente le scale di casa per raggiungere il bagno,dove per una lunga ora ho meditato su cosa indossare per farlo pentire della sua scelta,anche se so che non servirà a molto. Quando Jake dice una cosa,è sempre quella.
Arrivo in camera avvolta nel mio accappatoio rigorosamente rosa,apro l'armadio e pesco il mio pezzo forte,un tubino argentato che arriva poco sopra il ginocchio,arricchito dalle sfarzose maniche a sbuffo che lo rendono non poi così sobrio,decido poi di indossare un paio di stivaletti neri tacco 10 e quanto agli accessori,opto soltanto per una semplice borsetta nera di Prada che porto sulla spalla. Concludo il mio outfit con una piega estremamente liscia come mio solito ed un trucco luminoso arricchito da una vistosa linea di eye-liner. Penso si sia capito che sono una ragazza che ama il vestiario tanto quanto il trucco ed il parrucco,seguo la moda e mi è sempre piaciuto quel mondo lì.Mi guardo allo specchio e sinceramente mi piaccio. Non sono una ragazza con problemi d'autostima lo ammetto,ma comunque penso che si possa sempre migliorare nella vita.
Questa sera devo fargliela pagare,se lo merita di vedermi felice quello stronzo senza sentimenti.Le 20:00 arrivano subito,di corsa saluto la mamma e le dico che quando arriverò alla festa le manderò un messaggio per tranquillizzarla.
Esco di casa e mi ritrovo un'Audi bianca parcheggiata di fronte casa mia,e riconosco al suo interno la bionda chioma folta di Giusy e i capelli ricciuti di Derek,così mi avvio nella loro direzione.
Salgo in auto e dico un "Ciao" generale,dal quale ottengo risposta solo da Derek e,ovviamente da Giusy.
Al posto del passeggero davanti c'era l'amico di cui mi parlava oggi Giusy,o almeno credo,comunque sia è un gran maleducato a non degnare nemmeno di uno sguardo una persona che saluta educatamente. Da quel che riesco a vedere,ha un braccio quasi completamente tatuato e indossa una semplice t-shirt rossa ed un paio di Jeckerson,a differenza di Derek che,elegantemente,ha optato per una bella camicia bianca.All'inizio,nel viaggio regna il silenzio.
Arriviamo nei pressi di Castelverde.
-Ma non diceva che mancavano 5 minuti?!- esclama Derek con evidente nervosismo. -Aspetta..ehm..-tentenna Giusy-Il Navigatore cambia strada in continuazione non ci sto capendo più niente!- sbuffa.
D'improvviso,l'educato ragazzo seduto al posto davanti,prende "delicatamente" il telefono di Giusy togliendoglielo dalle mani per poi esclamare spazientito-Da' qua,sennò "Affittamo domani"- che carino.
Per un secondo,un solo secondo,mi guardò.
Notai i suoi occhi a mandorla così scuri da non distinguerne la pupilla dall'iride,in parte incutevano terrore,in parte intrigavano,ma già dallo sguardo si percepiva tutta la sua stronzaggine.PRIMO CAPITOLO PUBBLICATO IL 02/01/21
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Tutta colpa del Destino
ChickLitSe siete alla ricerca della classica storia d'amore che culmina in un bellissimo finale strappalacrime,non siete nel posto giusto. Questa è una delle storie d'amore più sofferte e tormentate,più difficili e travolgenti che possano essere vissute in...