Mi chiamo Eleonor, ho 17 anni e, da quando i miei hanno divorziato, vivo qui a Boston insieme al mio papà, mentre in estate vado a Miami a trovare mia mamma. E' mattina, la sveglia suona e mi alzo per andare a fare colazione insieme al mio papa; ed ecco la solita colazione: un po' d'acqua, cappuccino e biscotti semplici. E' il primo giorno del 4 anno di liceo. Dopo aver finito colazione mi vado a preparare per andare a scuola: mi lavo, mi vesto e infine mi trucco per apparire un po' più bella. Poco prima di scendere, per poi andare a scuola, mio padre mi dice che fuori c'è un mio vecchio amico che mi sta aspettando fuori dalla porta con un regalo. Apro la porta e inizialmente non l'ho riconobbi ma poi l'ho riconosciuto. Ho pensato a tutti i bei momenti passati insieme quando eravamo piccoli: per me era come un fratello. Parlando del regalo, rimango meravigliata e stupita nell'apprendere che il suo regalo fosse un pickup rosso, il mio colore preferito. Ero entusiasta, ma mio padre non voleva che accettassi quest'offerta, poiché è molto strano che un amico possa fare un regale così costoso. Lui non andava nella mia stessa scuola, ma andava alla riserva e vi spiegherò anche il perché, ma non ora. Parlando di lui, del suo carattere e del suo aspetto fisico, devo dire che era molto gentile e generoso insomma, l'amico ideale, ed è anche molto bello. Arrivata a scuola, ero molto in ansia perché comunque ero in una scuola nuova. Mentre camminavo per raggiungere la mia classe mi si avvicinò un ragazzo che mi disse:" Tu sei Eleonor, quella nuova!". "Si", risposi. Si presentò, si chiamava Luke e mi disse che sarebbe stato la mia guida se io ne avessi avuto bisogno, e in più mi disse che voleva scrivere un articolo su me ma io rifiutai. Arrivati all'ora di motoria, siamo andati in palestra per andare a giocare a pallavolo ma io, essendo totalmente negata, per sbaglio lanciai la palla in testa ad un ragazzo e, oltre a dirmi che non mi dovevo preoccupare e che non si era fatto male, si presentò, si chiamava Harry. Subito dopo arrivò per presentarsi una ragazza che faceva parte della mia stessa squadra. Finita, fortunatamente, l'ora di motoria siamo andati in mensa e.....