☾︎Opposites Moons☽︎ ~Kim Taehyung~

Kuroi Namida

Sono seduta nella nuova poltrona di velluto viola, appena arrivata e per la prima volta usata, con un libro sulle gambe, una tazza di Starbucks in mano, una barretta Kinder nell'altra.
Sto leggendo un libro la cui protagonista ha origini coreane, ha più o meno il mio stesso carattere, eppure riesce a trovare l'amore alla fine.
Sfoglio la pagina bianca, e noto i 6 anelli che mi avvolgono in una presa sicura le dita della mano....
Quelle dita affusolate ma forti che sfioravano i tasti del pianoforte scaricando in essi le molte emozioni che mi passavano per la testa, e facendomi perdere in quella dolce melodia che producevo, anche in una melodia dura o malinconica, non importava, importava che quelle dita facessero da tramite ai nervi sui tasti, o a quelle dita che sapevano esattamente dove stare al momento giusto, anche nel pericolo....

Pov Taehyung
Avevo appena smesso di respirare. Non riuscivo a muovere nulla, neanche a parlare. Sentivo solo risate e colpi amichevoli sul mio corpo, guardavo fisso un punto ascoltando e incassando quei colpi e quelle parole senza dire o fare nulla.
Quella ragazza aveva appena osato darmi del puttaniere e del ragazzo facile.
Mi sentivo rifiutato dalla vita e dal mondo per l'ennesima volta.
Una lacrima chiedeva insistentemente di scendere, ma non potevo permetterle di farlo li e di essere deriso più di quanto già stavano facendo quegli idioti. Dovevo andarmene da li.
<<mi avete rotto il cazzo, io me ne vado.>> urlai frustrato non appena il corpo mi permise finalmente di muovermi.
<<avanti, amico, stai esagerando, non credi di aver meritato quelle parole?? Quella Tatiana è davvero forte!>> ridacchiò Hoseok non sapendo la gravità del suo gesto.
Ma aveva ragione.
Un altra triste verità.
Perché lo avevo fatto?! Perché cazzo avevo provocato quella ragazza?!
Perché sono così, così impulsivo a volte??

Basta.

Non ne volevo più sapere di quegli stronzi. Volevo tornarmene a casa mia, nel mio mondo, l'unico posto dove stavo così bene che non ne sarei mai uscito da li se il mondo esterno lo avrebbe permesso.

Mi diressi a passo sicuro verso la moto, la moto definita un <<posto per scopare>> da quella li.
Pensa davvero che non l'abbia capita la sua battutina del cazzo??
Pensa che io si stupido?? Evidentemente vuole provocarmi come io faccio con lei. Ma beh,
"ne pagherà le conseguenze molto presto", pensai mentre mi allacciavo il casco e salivo a bordo della mia vettura.

Tatiana Marini, me la pagherai davvero cara.

Dopo essere già a metà strada, in una via centrale ma deserta di Seoul, incontro una figura familiare con gli occhi.
Man mano che la moto si avvicina, riesco a scrutare ogni dettaglio di quella figura: alta, dalle forme ben definite, capelli ricci al vento, colorati di un nero notturno e....striati di un azzurro marino. Come lei....Tatiana Marini....lei.
Lei era lì. Proprio in quel momento.

Sogghignai. Forse quella sera non sarebbe finita così male.
Mi affrettai a parcheggiare la moto, prima rallentando ed evitando di fare rumore, ma, appena parcheggiato e avvicinandomi di più a quella ragazza, mi accorsi che indossava gli auricolari e talmente la musica era forte, che le cuffie non la internavano esclusivamente alle orecchie della mora. "Questa tipa diventerà sorda così, ma per il momento questo mi aiuterà" pensai sorridendo e avvicinandomi sempre di più.
Avrei voluto solamente parlarle, fermarla e affrontare quell'arrogante adolescente nel pieno dei suoi anni e sicuramente col ciclo quella sera, ma qualcosa mi spinse a fare di peggio. Mi avvicinai sempre di più fino ad averla praticamente a qualche metro da me, ma qualcuno mi precedette, mi superò e la spinse violentemente al muro accanto.
Ero paralizzato.

<<lasciami, lasciami andare>> ansimava la ragazza, graffiando e colpendo la schiena di quel tizio che aveva iniziato a toccarla e palparla dappertutto, forse alla ricerca di un portafoglio o monete nelle tasche, dato che non aveva zaini o borse, o semplicemente in cerca di altro....
Era strano vedere gente simile in una via così frequentata di Seoul.