Paura Di Amare

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«È troppo lungo?» chiede Kira specchiandosi.

«È troppo corto» constato irrompendo in stanza con tutti i trucchi.

La kitsune mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite. «Stai scherzando spero! Mi arriva alle ginocchia».

«È Capodanno! Mettiti qualcosa di corto e attillato ma elegante». Forse sono io quella strana, ma con i vestiti non ho mai avuto problemi. Mi sembra ovvio quali abiti possano essere abbinati e quali no.

«Facile a dirsi per te! Sei una dea anche con un sacco addosso» brontola indicandomi.

Faccio finta di non aver sentito l'ultima parte, anche se non posso trattenere la risata. «Anche tu sei uan dea... Hai solo bisogno di... Un aiutino! Prima di tutto devi portare qualcosa di rosso».

«Per forza? Sai che non mi dona».

«Porta fortuna» le rispondo frugando nei cassetti. «E, per secondo, devi indossare una di queste» sussurro estraendo dal cassetto una giarrettiera.

«Stai scherzando, vero?». Dalla sua faccia scandalizzata deduco che non ne abbia mai indossata una.

«Si usano e sono sexy» strillo malizosa lanciandogliela. «Inoltre piacciono hai ragazzi. Piacerà a Scott, fidati. Guarda!» scosto leggermente il vestito per farle vedere la mia, legata alla coscia. «Da dan!!».

«Piacerà anche a Stiles allora» canticchiare rivolgendomi uno di quei sorrisi, che implicitamente significa “finalmente ne possiamo parlare”.

Penso di esser diventata più rossa del mio vestito anche se cerco di sembrare impassibile o almeno non così imbarazzata. «Ma non c'entra. Stavamo parlando di Scott e te».

«C'entra invece! Quando ti deciderai di parlarmene?!».

«Quando ti deciderai di metterti ciò che la tua migliore amica, molto alla moda, ti ordina?» rispondo con lo stesso tono, perdendo l'imbarazzo di prima.

«Infatti, sono la tua migliore amica! Mi dovresti parlare di tutto» protesta incrociando le braccia al petto e guardandomi tramite riflesso dello specchio.

«Lo sai benissimo ciò che è successo. So che lo sai. Scott ti ha detto tutto ciò che Lui gli ha detto, vi ho sentito. Perché vuoi che te lo dica io?».

«Perché voglio che tu capisca ciò che hai fatto» risponde girandosi e cercando di lanciare i vestiti sul letto, che però finisco a terra. «Voglio che tu capisca ciò che hai perso».

«Stai tranquilla» la ammonisco con la voce roca. «So estremamente bene ciò che ho perso» sussurro ripensando in attimo a lui, al suo sorriso, a ciò che provavo e per un istante mi sembra di sentire la sua presenza nella stanza. «Allora andiamo, oppure ci perderemo il conto alla rovescia!» esclamo con voce fintamente felice interrompendo il silenzio.

«Andiamo» acconsente velocemente Kira. «Sarà uno splendido anno. Me lo sento...». La guardo un istante e so che sta tramando qualcosa, i suoi occhi spruzzano felicità in una maniera impressionante.

*

«Allora, non mi chiedi perché l'ho fatto?» le chiedo quando accende la macchina. Mi fa strano che abbia introdotto l'argomento senza poi approfondorlo e allo stesso tempo mi inquieta. Ho paura che riprenderà questo discorso in qualunque momento.

«No, so il perché».

«Davvero?» strillo sorpresa. Se nemmeno io so il motivo preciso per cui ho rotto con Lui, col ragazzo che ha avuto una crush per me fin dalla terza elementare, come fa a saperlo lei?

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