Il pomeriggio lo passo a scrivermi con Asia, è una ragazza molto simpatica e solare non capisco perchè il professore abbia dovuto offenderla.
Chiamo anche Gilbert, mi manca così tanto... Dopo vari squilli risponde.
-Ehi carotina!
sorrido, amo la sua voce mi mancava, mi manca il suo profumo, i suoi occhi verdi, i suoi capelli castano scuro mossi.
Mi scende una lacrima.
-Ehi Anne, tutto okay?
-Si, solo che, non lo so, forse mi manchi.
sospiro e mi stendo sul letto guardando il soffitto.
-Manchi tanto anche a me...
Parliamo per un'ora di tutto quello che ci passa per la testa.
Avvolte vorrei solo poter passare una mezz'oretta con lui, abbracciarlo, baciarlo, ridere, sentire la sua risata, guardare i suoi occhi, ascoltarlo parlare di medicina o delle sue passioni.
Ma non è possibile perchè lui studia a Toronto.
Sono le 18.00 e mi butto in doccia ascoltando un po' di musica, l'acqua calda che scorre mentre fuori inizia a far freddo. Una delle sensazioni più belle che possano esistere.
Dopo circa 40 minuti Diana torna nel dormitorio e subito ci sediamo su una sedia e iniziamo a raccontarci quel che abbiamo fatto il nostro primo giorno di università.
-Sai Anne, ho trovato un tipo davvero carino!
-ODDIO CHI?
Urlo un po' troppo ad alta voce e subito dopo mi tappo la bocca con la mano perchè non voglio fare troppo casino.
-Okay te lo dico, ma non dirlo a nessuno per ora. Si chiama Harry, ha 18 anni e frequenta il mio stesso corso di studio.
-Ma è fantastico! Hai una sua foto?
-Si, ho già stalkerato il suo IG ovviamente.
Tira fuori il cellulare dalla borsa e mi fa vedere una foto di un ragazzo castano chiaro, quasi biondino, sembra alto, dei grandi occhi sempre castani.
-Sai, vi assomigliate
Ridiamo insieme fino al mal di pancia, no, non si assomigliano per niente.
Ceniamo insieme a tutte le altre con una zuppa inglese e del pane, non la cena migliore di sempre ma buona e mi ha riscaldata.
Mi ricordava quella di mia madre, era un tipico piatto quando iniziava a far freddo.
La mia amica va a dormire poco dopo aver mangiato.
Deve aver avuto una giornata impegnativa.
Mi arriva una notifica da Gilbert, mi ha inviato una sua foto buffa e la buonanotte.
Cavolo! É cosi bello.
Gli mando anche io una foto stupida e la buonanotte.
Mi accorgo anche di una richiesta su instagram: è David, accetto e ricambio.
Butto il telefono sul letto e mi metto a fissare fuori la finestra il panorama, sono fortunata ad avere il letto vicino alla finestra perchè mi piace guardare fuori.
La calma, la pace, il silenzio.
É bello pensare che mentre tutti gli altri stanno dormendo c'è qualcuno, che proprio come te, è ancora sveglio e sta pensando, questo insegna che non si è mai soli, anche quando in realtà sembra proprio così.
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Anne with an e (continuo)
Fanfictionin questa storia racconterò la vita dei personaggi di "Chiamatemi Anna" ambientata nei giorni nostri. I primi capitoli li trovate nella storia "Anne with an e" di nonsochemettererip, che sarei sempre io ma per comodità scriverò su questo profilo. Pe...