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TRA NUOVE STRADE E VECCHI RICORDI

Blog di Viaggio

Ciao a tutti, mi chiamo Aria, ho 16 anni, e questo è il mio angolo personale dove condividerò pensieri, emozioni e riflessioni quotidiane. Sono una ragazza di New York, ma la mia vita sta per cambiare. Sto per trasferirmi in un'altra città, e sì, avete indovinato... San Francisco! Vi starete chiedendo perché lascio una città così incredibile, giusto? Beh, la risposta è che le cose a casa non sono andate come speravamo. Mia madre, Sara, e mio padre, Marco, hanno deciso di separarsi. Io e mio fratello Cristian, che chiamo sempre "Piccolo Cri" perché è davvero tanto più giovane di me, abbiamo sofferto parecchio all'idea di lasciare New York, la nostra casa, dopo tanti anni. Però, se guardiamo al lato positivo, questa potrebbe essere l'opportunità di una nuova vita per tutti noi.

E ora vi racconto come sono andate le cose in quest'ultimo anno. Questo è stato un periodo difficile, per me soprattutto. Ho dovuto fare da seconda madre a Cri, che non è mai stato solo un fratello minore, ma un po' come un figlio per me. Mia madre, purtroppo, è stata distante, impegnata com'era con la separazione. E io, a dire il vero, ho dovuto cavarmela da sola. Non so se vi è mai capitato, ma a 16 anni non è facile essere adulti quando, in realtà, sei solo un'adolescente.

Mia madre non sa che mi sono lasciata con il mio ragazzo già da più di un anno. Non sa nemmeno che ho aperto questo blog, un posto dove scrivo delle mie passioni, dei miei sogni, di tutto ciò che mi rende viva. E ora, mentre siamo in viaggio verso San Francisco, mi sento più sola che mai. Il viaggio in macchina sembra interminabile, e io... beh, come dire, devo assolutamente fare pipì!

Finalmente arriviamo a San Francisco, e la vista della città mi toglie un po' il fiato. Non credevo che fosse così, così... vibrante, piena di vita. È difficile spiegare cosa sto provando in questo momento. Mi sento come se stessimo iniziando un nuovo capitolo, uno che non avevamo mai chiesto ma che, in qualche modo, ora è la nostra realtà.

Mamma Sara sorride mentre ci fa strada attraverso le strade affollate di San Francisco. È strano: mi sembra di non averla mai vista così sollevata. Forse per lei questo cambiamento è più facile. Per me è tutto nuovo. La nostra nuova casa è piccola, ma accogliente. Nonostante sia diversa da quella di New York, riesco a immaginarmi un po' di felicità qui, tra queste mura. Ma ci vorrà del tempo. E io... io non sono sicura di come ci riuscirò.

Tre ore dopo

Ciao ragazzi, scusate l'assenza! Siamo finalmente arrivati a casa, e anche se la fatica si fa sentire, non posso fare a meno di pensare che, forse, questo posto ha qualcosa di speciale. Abbiamo messo a posto i mobili, organizzato le cose il più in fretta possibile. Siamo partiti durante la notte per arrivare qui con una giornata intera da dedicare all'allestimento. È un po' come un sogno che si sta avverando, ma è anche una realtà che mi fa sentire un po' più lontana da tutto ciò che conoscevo.

Mamma Sara ci chiama per pranzo. Non so se sia solo stanchezza, ma mi sembra che, in qualche modo, questa giornata segni un passo importante per noi. Un passo che mi fa sentire come se la mia vita stesse cambiando in un modo che non posso più fermare.

Durante il pranzo

" dove siete ?" chiedo , mentre guardo le scodelle fumanti di pasta sul tavolo.

"Siamo qui, tesoro!" risponde, con una voce che, a dispetto della stanchezza, sembra ancora carica di energia. "Ora che ci siamo tutti, voglio che ci organizziamo. Domani è il primo giorno per voi ragazzi, quindi scrivete i vostri orari sulla lavagnetta che ho messo sul frigo. Così mi tenete aggiornata, ok?"

Mi voltai verso Cristian, che si sta gustando il suo piatto : "Non preoccuparti, ci penso io a prendere Cri a scuola, tranquilla" le dissi osservando la sua espressione piena di pensieri...