1. LA FAMIGLIA SUTHERLAND

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Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro,

ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.

ANNA KARENINA – LEV TOLSTOJ




«Credi che questa mi stia bene?», la voce di Barbara o Barbie, come la chiamavo io fin dai tempi delle elementari, mi tirò fuori dalla centesima lettura di Cime Tempestose. Adoravo quel romanzo: una storia d'amore tanto dolorosa e straziante con un sentimento così profondo e proibito da aver distrutto la vita dei due protagonisti e di tutti quelli che erano loro intorno.

«È bellissima», dissi mentre continuavo a pensare a Catherine e Heathcliff. Mi chiesi quanto ardente fosse stato il loro amore. Se solo avessero ceduto e si fossero abbandonati l'uno nelle braccia dell'altro, se solo avessero gridato al mondo intero di amarsi. Era quello l'amore che sognavo: bruciante, vivo, incondizionato, oltre i limiti, completamente pazzo ma giusto. L'avrei mai trovato?

Barbie sbuffò, passandomi una mano davanti agli occhi. «Bellissima? Ma se non l'hai neanche vista!».

«No, scusa è che io...», mi misi a sedere sul letto e prestai attenzione alla gonna fasciante che la mia migliore amica stava indossando. Erano quelli i momenti in cui invidiavo il suo fisico asciutto e rimpiangevo di aver scelto il club del libro al corso pomeridiano di atletica quando andavamo al liceo.

«Lo so che ti stai annoiando, ma devi assolutamente aiutarmi a scegliere il vestito per la laurea di tuo fratello», continuò lei fiera di essersi strizzata in così poca stoffa. «I tuoi genitori mi spaventano, lo sai, e non vorrei scegliere qualcosa di troppo stravagante», ammise. "Impara a conoscere i difetti della persona a cui vuoi bene e non farci più caso" questo era quello che avevamo fatto negli anni io e Barbie, ora non c'era più nulla in grado di farci litigare. Non c'era nessun legame di sangue tra noi, ma era come se fossimo sorelle. «Devo trovare l'abbinamento perfetto», voleva partecipare a quell'evento più di quanto lo volessi io. Non avevo un buon rapporto con mio fratello Bradley come del resto non lo avevo con mio padre, il grande e spaventoso Hughes Sutherland.

«E quale sarebbe per te l'abbinamento perfetto?», chiesi provando a mettere da parte per un momento i problemi con la mia famiglia. Chiusi il libro, ormai consumato dal tempo, e mi alzai posizionandomi di fronte alle ante spalancate dell'armadio pieno zeppo di vestiti all'ultimo grido. La madre di Barbie lavorava in un negozio d'abbigliamento nel centro commerciale di Riverside, spesso riusciva a ottenere capi a un prezzo stracciato e il suo primo pensiero era la sua unica e preziosa figlia. Barbie era un diamante per i suoi genitori, i quali non facevano altro che renderla sicura di sé, dimostrandosi fieri delle sue scelte, una fra tante: essere diventata guida turistica di Riverside. Nella mia famiglia le cose non andavano proprio allo stesso modo. «Barbie, qui dentro c'è davvero di tutto, come potrei escludere un capo e consigliartene un altro?»

«Ho bisogno di qualcosa che ai tuoi genitori sembri casto e puro, ma allo stesso tempo appaia peccaminoso e sexy agli occhi di Drummond», esclamò eccitata. Certo, come avevo fatto a dimenticare Drum? Papà aveva invitato anche lui, lo storico fidanzato di Barbie.

«Mi dispiace deluderti, ma non troverai un vestito del genere perché non esiste», risi.

Barbie si buttò a peso morto sul letto. «Odio quando hai ragione».

«Stai tranquilla. Alla festa i miei avranno occhi solo per mio fratello. Mio padre sarà fin troppo impegnato a far passare me come la pecora nera della famiglia per badare alla lunghezza della tua gonna. Poi Drum sbava per te a prescindere da quello che indossi, gli piacerai in ogni caso», provai a spiegarmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 08, 2021 ⏰

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