Like a game || Zayn Malik

Chapter eight

Candace pov

Dovrei trovarmi un senso nella vita.

Insomma, non faccio niente dalla mattina alla sera, perchè lo ammetto anche io, in fondo sono una mantenuta. Vivo ancora con i soldi dei miei. Non voglio un lavoro che non abbia a che fare con la moda, e per quello devo aspettare ancora per un po'. Se andassi a scuola? Avrei da fare nella mattinata e a casa sarei libera. I soldi li assicurano i miei, devo solo scegliere quale.

Pensandoci voglio andare dove va Zayn. È quì accanto e poi sarebbe una scusa in più per vederlo, posso convincerlo a tornare. Non sono mai stata brava a fare iscrizioni Online, meglio che vada direttamente lì a farla. Afferro la borsa e il telefono dal tavolo ed esco. La scuola é a 30 secondi da quì, l'auto non ha proprio senso prenderla.

Entro dal grande portone del cortile, di solito le università sono molto grandi ma questa no. Studieranno quì si e no 500 ragazzi. Zayn non ce lo vedo proprio a studiare giurisprudenza, ma se a lui piace non posso oppormi.

Entro nel grande edificio, il colore che prevale di più é il blu seguito dal bianco, la segreteria è sulla destra e busso prima di entrare.

Dentro c'é già una ragazza bionda, ha più o meno la mia stessa età.

«Buongiorno.» saluto educatamente e porgo la mano per stringerla al dirigente «Vorrei fare un iscrizione.»

«Certo.» sorride.

Gli porgo i miei documenti e li inizia ad analizzare.

«Smith. Conosco suo padre.» oddio no. Anche quì? «L'unico problema è che è troppo grande. Ha l'età di una del terzo anno, non puo mica iniziare ora dal primo. Stavo dicendo la stessa cosa anche alla signorina quì presente.»

«Per me va bene anche catapultarmi direttamente al terzo.» afferma la ragazza accanto a me seria ma allo stesso tempo ironica. Mi viene da ridere alla sua affermazione. Anche io vorrei tanto passare direttamente al terzo, tanto io non sono quì per studiare, ma per riprendermi quello che é mio.

«È impossibile.» il dirigente muove la testa in segno di disapprovazione.

«Ma in tutte le altre università accettano anche ragazzi di diverse età.» dice, questa volta seria, la ragazza vicino a me.

«Questa non è un università qualunque.» poco arrabbiato insomma.

«Ha detto di conoscere mio padre, come mai?»

«Ha sponsorizzato la scuola poco tempo fa.»

«Ah, ecco. Forse proprio per questo dovrebbe accettarmi.» sorrido per l'espressione che ha assunto la sua faccia «E anche la mia amica quì presente.» non la conosco nemmeno ma non mi darebbe fastidio averne almeno una.

Cerca di opporre un po di resistenza ma alla fine cede. «Va bene. Ma dovrete superare un esame come tutti gli altri.»

«Perfetto.» io e la ragazza ci alziamo e stringiamo la mano al dirigente sorridendo.

L'esame è stato fissato tra una settimana e ho abbastanza tempo per prepararmi. Anche se sicuramente mi accetteranno senza battere ciglio.

«Grazie.» sussurra la ragazza appena uscite dalla segreteria.

«Di niente.» le sorrido «Comunque io sono Candace.»

«Io sono Claire.» sorride anche lei. «Ti va un caffè?»

«Certamente.» ci incamminiamo verso il bar della scuola.

Prendiamo posto a un tavolo e ordiniamo due caffé.